“In moto per la rinascita della Valnerina”. Questo lo slogan dell’evento “Un viaggio in moto nell’Umbria che cercavi” che, con il percorso “La Valnerina, tra borghi e castelli”, propone ai bikers un’esperienza unica e indelebile, immersi negli splendidi gioielli di questo territorio e alla scoperta di tutti i frutti di questa terra. Sviluppato in occasione della manifestazione “L’Umbria si rimette in moto”, il primo grande evento per la ripresa della Regione in programma con diversi itinerari nel week-end del 25 e 26 marzo, il percorso della Valnerina è stato realizzato grazie all’STA - Servizio Turistico Associato della Valnerina, tutti i comuni dell’area e il partner tecnico, il Maxi Moto Group di Terni. Il viaggio, che partirà sabato 25 marzo, propone ai bikers ben 9 tappe, dalla partenza da Scheggino fino a toccare ognuno dei comuni, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera, Cerreto di Spoleto, Preci, Norcia, Cascia, Monteleone di Spoleto e Poggiodomo, per poi ridiscendere lungo la Valle del Nera in direzione di Ferentillo, Arrone, Montefranco e Amelia, in Provincia di Terni.

 

E non finisce qui, perché ogni comune non sarà solo tappa del percorso, bensì proporrà anche una vera e propria esperienza, con visite guidate, degustazioni, momenti di socialità ed incontro con le comunità locali. Sono tre le chiavi di lettura del territorio che si offrono al viaggiatore. La prima è quella di una natura quasi incontaminata, profondamente segnata dall’azione dell’uomo che nel corso dei secoli, con uno sforzo quasi titanico, per vivervi ed abitarvi ha costruito borghi, castelli, pievi, abbazie che si accompagnano a campi ancora molto coltivati, strade di campagna bordate da querce, pioppi cirpressini, siepi e acero campestre, un vero spettacolo per gli occhi. La seconda chiave è quella di una terra densa di spiritualità e luoghi sacri, certamente importanti dal punto di vista religioso, belli da visitare in tutti i periodi dell’anno, anch’essi testimoni di una storia millenaria ed ancora molto vissuti dalle comunità.

Infine, il viaggio è un tour nella civiltà e nella cultura dell’Appennino centrale, culla d’Italia, punteggiato di piccoli borghi rurali, molti dei quali sono stati un tempo antichi castelli di cui si conservano ancora tracce significative: cinte murarie, torrioni e porte d’accesso a silente testimonianza della storia e del passato di questa terra. Ma l’Appennino della Valnerina è anche montagna, montagna vera, solcata da valli profonde che si inseguono fin dove lo sguardo si perde: altipiani coltivati a orzo, farro e lenticchie e dove, liberi, pascolano gli animali. Quelle stesse montagne che con il loro respiro permettono davvero di capire, apprezzare ed amare la Valnerina, quei monti che sono un grande anfiteatro dove ancora va in scena e si rinnova ogni giorno lo spettacolo del lavoro fatto nei secoli dall’uomo abitante di questa terra: paesi e paesi fin dove lo sguardo si mescola all’orizzonte. Un viaggio ricco, che è pronto ad accogliere visitatori e turisti in tutti gli altri periodi dell’anno, offrendo tutte le sue perle.