Riunione dell’UPI nazionale per illustrare a tutti i presidenti delle UPI regionali la situazione sui tagli decisi dal Governo per il 2016. Per il Lazio, se possibile, situazione ancora più drammatica di quella attuale per un totale complessivo (2015/2016) pari a tagli totali per 72.120.180,00 euro. Stessa situazione per Toscana, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria che insieme al Lazio sopporteranno un ulteriore taglio per un totale di oltre 500 milioni di euro. Per la Provincia di Rieti peggiorerà ulteriormente la già insostenibile situazione del 2015, con un taglio del 55,45% sulle entrate complessive, pari in valore assoluto 8.895.675 (dato dai 2.345.294 del 2015 a cui si sommano i 6.550.381 del 2016). Paradossale la situazione, sempre nel Lazio, della Provincia di Viterbo con un taglio totale pari al 104% sulle entrate complessive. In considerazione di tutto questo si stanno tenendo dei confronti tecnici con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per cercare delle soluzioni e ieri in conferenza dei presidenti UPI regionali si è valutata la possibilità di inserire dei meccanismi di solidarietà, a livello regionale, fra Province: operazione molto delicata e complessa che andrebbe a tener conto, per la modulazione effettiva dei tagli, degli avanzi di amministrazione cd "liberi".

 

Il meccanismo a cui si pensa è quello di una solidarietà che andrebbe a modulare il taglio in maniera più pesante nei confronti delle province con un maggiore avanzo, alle quali si darebbe ovviamente la possibilità di attingervi. Per la nostra Provincia si tratta di soli 693.458 euro a fronte di una somma complessiva per le quattro province del Lazio pari ad 46.983.489 euro. << E chiaro - ha dichiarato Giuseppe RINALDI, Presidente dell’Amministrazione provinciale reatina - che questi dati che ci sono stati comunicati rendono ancora più drammatica una situazione già insostenibile. Ci aspettavamo il raddoppio del taglio, previsto in Finanziaria, ma siamo arrivati, se queste cifre verranno confermate, quasi al quadruplo! Abbiamo passato questi primi 20 mesi in Provincia a cercare di barcamenarci, fra diffide, proteste delle scuole, denunce per lo stato in cui versano la rete viaria provinciale e le strutture scolastiche.

Spesso sia nei confronti dei cittadini che dei dirigenti scolastici e dei Sindaci, abbiamo dovuto appellarci al loro buon senso e serietà per chiedergli di aiutarci a risolvere problemi che, pur di nostra competenza, noi non eravamo più in grado di affrontare perché senza risorse. Ora questo taglio che triplica le somme ci mette definitivamente in ginocchio e rende vani gli sforzi dell'intera struttura provinciale, che si sta faticosamente riorganizzando dopo l'applicazione della legge DEL RIO e le tante incertezze che ne sono derivate. Mi auguro che il lavoro dei tavoli tecnici e politici a livello nazionale riesca a trovare delle soluzioni tampone, in attesa però di una parola definitiva su questa situazione che ormai sta mettendo in pericolo l'incolumità dei nostri cittadini. Non si può lasciare un pezzo dello Stato - ha concluso RINALDI - in una situazione come questa. Non è dignitoso e non può essere ammissibile in un paese civile e democratico come l'Italia >>.