La 48^ edizione di Agriumbria, in programma dal 1° al 3 aprile, si preannuncia come un appuntamento fieristico che, con le oltre 2.000 aziende e industrie presenti o rappresentate dalla rete commerciale, offre una panoramica generale e organica dell’innovazione tecnologica raggiunta nei differenti settori merceologici. La kermesse nazionale ha consolidato il ruolo di “Polo delle Carni Italiane” grazie alla selezionata presenza di specie e razze a testimonianza del valore genealogico del nostro patrimonio zootecnico che, come per le passate edizioni di Agriumbria, sarà al centro non solo di mostre nazionali e interregionali, di rassegne e di mostre-mercato, ma anche di convegni e incontri nel corso dei quali docenti universitari, tecnici e allevatori avranno la possibilità di mettere a confronto temi di grande attualità con l’obiettivo di proporre soluzioni per superare i punti critici della zootecnia italiana.

 

Il Consorzio Italia Zootecnica e la rivista Informatore Zootecnico dell’Edagricole - Gruppo editoriale New Business Media organizzano per venerdì 1° aprile, alle ore 09.30, presso la Sala MASCHIELLA del Centro Congressi di Umbriafiere, il convegno dal tema “Carne bovina, al via il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia”: relatori saranno docenti dell’Università di Padova e di Perugia, dirigenti del MIPAAF e del Consorzio Italia Zootecnica che prenderanno in esame il nuovo decreto attuativo SQN con l’obiettivo di dare una identità alla carne prodotta in Italia con un marchio che la distingua, anche in previsione degli accordi commerciali transatlantici (Ttip) e degli indirizzi della PAC 2014/2020.

Incontri che proseguiranno con gli allevatori di razza Chianina (ANABIC), con percorsi didattici, visite guidate, show cooking e con una area ristorazione nella quale AIA - Italialleva propone assaggi per far conoscere ai visitatori il “sapore unico della biodiversità delle carni italiane”. Tema della biodiversità che si ripropone anche per gli avicoli e per i cunicoli, e che sarà al centro di presentazioni di razze allevate in Umbria che l’ARA Umbria organizzerà in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Perugia e con l’ANCI.