Presentato il “Piano Industriale 2016/2019” del Gruppo Coop Centro Italia (nella foto). Il Piano, che delinea il percorso futuro della Cooperativa stabilendone gli obiettivi quali-quantitativi, venerdì scorso è stato deliberato dal CdA, sabato 30 ha ricevuto il parere favorevole degli Stati Generali (l’organismo composto dai rappresentanti della base sociale della Cooperativa), mentre lunedì è stato condiviso con i rappresentanti delle OO.SS e dei lavoratori. L’obiettivo generale è incrementare le quote di mercato per garantire convenienza e occupazione. Si punta all’apertura di 20 nuovi punti vendita. Dal punto di vista del fatturato l’obiettivo del Gruppo Coop Centro Italia è passare dai 600 milioni di vendite conseguiti nel 2014, agli 800 milioni previsti per l’anno in corso, per raggiungere nel 2019 il traguardo del miliardo di Euro (pari ad una crescita del 66%). Di pari passo l’incremento dell’occupazione: dai 2.700 lavoratori del 2014 ai 4.000 previsti nel 2019.

 

La filosofia di fondo del Piano Industriale è costituita da una diversificazione societaria e strategica (tra Coop Centro Italia e Superconti) che permetterà di incrementare le quote di mercato rendendo il Gruppo ancora più competitivo. Lo sviluppo e l’occupazione saranno sostenuti dalla redditività necessaria in grado di ricostituire in 8 anni il capitale investito per l’acquisto della catena Superconti e di assicurare ulteriore sviluppo sia in aree di tradizionale radicamento (con gli insediamenti in corso nelle province di Perugia, Terni e Siena), sia nei nuovi territori di recente espansione (province di Viterbo e di Roma). Infatti, il Piano Industriale prevede una redditività significativa derivante da alcune azioni che saranno messe in campo a far data dalle prossime settimane come ad esempio la centralizzazione degli acquisti, il riassetto della logistica con la realizzazione di magazzini specializzati a Castiglione del Lago e a Terni, l’efficientamento delle reti vendita e dei servizi di sede.

Questo consentirà al Gruppo Coop Centro Italia di conseguire a partire dal 2017 una redditività annua di oltre 20 milioni. Le scelte prevedono un riassetto lavorativo per circa 90 persone cui viene assicurata (grazie all’ottimizzazione dell’organizzazione del lavoro) stabilità occupazionale e retributiva. Si stima un cash flow di 30 milioni annui a supporto degli investimenti in corso nonché di quelli derivanti da occasioni di nuovo insediamento. << Il Piano Industriale presentato - ha dichiarato Giorgio RAGGI, Presidente del Consiglio di Amministrazione - permetterà di rafforzare la nostra leadership. Ci auguriamo un confronto dialettico e costruttivo con le Organizzazioni Sindacali. Prossimamente, in un apposito percorso assembleare, socializzeremo le scelte più importanti del Piano Industriale con tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo >>.