di Gianfranco PARIS

Durante la raccolta delle firme per i referendum proposti nel 2013 dai Radicali si verificarono una serie di boicottaggi da parte degli organi dello Stato in tutta l'Italia con il ritardare o rendere burocraticamente difficile l'apposizione delle firme da parte dei cittadini. La cosa fu talmente sfacciata che i proponenti raccolsero una lunga serie di prove allo scopo di trascinare lo Stato italiano di fronte alla giustizia internazionale. Una di queste prove fu raccolta a Rieti da Sabina Radicale, rappresentata dal Presidente Marco GIORDANI, che riuscì a documentare le difficoltà incontrate perché non fu possibile firmare subito nel comune di Rieti per il fatto che la MARIANTONi era in ferie, mentre solo dopo un grave ritardo l'ufficio raccolta fu spostato all'Ufficio Anagrafe.

 

E' notizia dell'altro ieri, riferita dal fatto Quotidiano, che Le Nazioni Unite hanno accolto il ricorso presentato dai radicali Mario STADERINI (nella foto) e da Michele DE LUCIA (Segretario e Tesoriere di Radicali Italiani nel 2013) contro l'Italia per aver violato il diritto dei cittadini di partecipare alla vita politica e al governo del Paese col boicottaggio di referendum e di leggi di iniziativa popolare. Ovviamente una notizia di questo genere è del tipo di quelle che la stampa deve ignorare, o al massimo relegare ad una breve nota nelle pagine interne. Non è così per un giornale come Mondo Sabino che da trent'anni si batte per una informazione corretta e per segnalare tutte le storture che una scorretta prassi democratica ha reso ormai dilagante.

I referendum sono stati concepiti dai costituenti come strumenti di democrazia diretta a disposizione del popolo e sono gli ultimi strumenti di vera democrazia rimasti a disposizione dei cittadini in un'Italia dove ormai la correttezza dei comportamenti è confinata “nell'ultima pagina” del dovere di correttezza della P.A. nei riguardi dei cittadini. Gente come Mario STADERINI, Michele DE LUCIA e Marco GIORDANI, capaci di reagire alla immonda dittatura strisciante del potere politico che ci soffoca ormai da decenni, andrebbero indicati ad esempio. Nella realtà invece sono quasi ignorati. Inoltre RENZI con la Riforma BOSCHI, anziché ridurre gli ostacoli li aggrava. Infatti, per ridurre il proibitivo quorum dei referendum occorrerà raccogliere 800mila firme (cioè è stato abbassato per grandi partiti e sindacati), mentre per le leggi di iniziativa popolare le firme passano da 50 a 150mila.

Si agevolano le corporazioni e si svantaggiano gil strumenti di democrazia diretta a disposizione del popolo. In sostanza le proposte di legge di iniziativa popolare vengono boicottate, non venendo mai discusse, mentre "la costituzione più bella del mondo" assegna loro pari dignità che quelle di iniziativa parlamentare o del governo. Questo uno dei fatti concreti della “Superba compagnia” guidata dal grande rottamatore Matteo, poi tante chiacchiere, tante promesse di cose buone e tanta propaganda.