La salute del pianeta e dell’uomo passa attraverso il cibo. Non solo nutrimento ma un vero e proprio stile di vita che influisce sulla qualità della stessa. Questo il tema conduttore della 2^ edizione di “Chef’s Adventure” (nella foto), che ha visto la città di San Benedetto diventare teatro dei “fuoriclasse della cucina” e dei giornalisti enogastronomici che si sono anche divertiti invertendo i loro ruoli e che hanno anche trovato nell’incontro l’opportunità per riflettere e confrontarsi sul ruolo della ristorazione di alta qualità dentro e fuori dalla cucina. In primo piano il tema della tavola e della salute che oggi si carica di una valenza maggiore, proprio perchè sembra aumentare l’attenzione scientifica su ciò che arriva in tavola.

 

Infatti, diversi prodotti sono messi sotto accusa, demonizzati come causa di malattie e quindi banditi dalle tavole di molti consumatori, quando invece spesso sono i processi produttivi che stanno alla base a renderli nocivi e insostenibili per il pianeta. Chef’s Adventure ha rappresentato un’occasione per soffermarsi a riflettere su questi argomenti, attraverso l’incontro di voci diverse. Tra queste, coloro che hanno dato vita a un movimento etico volto a ridare centralità al mangiar sano e non solo: “Salus per Cibum”. Gli chef stellati hanno invitato a partecipare alla due giorni i loro piccoli produttori di fiducia al fine di “condividerli” e costituire una rete di eccellenza.

Ciascuno chef ha presentato ai colleghi uno dei suoi fornitori che, a sua volta, ha avuto l’occasione di far conoscere ad una platea di altissimo livello le caratteristiche del suo prodotto. Conoscenze a confronto per un’idea diversa di futuro. Nel corso del convegno di “Chefs Adventure - Movement for the Planet” si è parlato di leadership dentro e fuori la cucina, ma anche del rapporto tra terra, cibo, persone e salute, approfondendo il ruolo che, in quest’ambito, deve ricoprire la cucina d’eccellenza. Importante la testimonianza di Daniele PIZZICHINI, ricercatore di Enea, uno dei principali attori del Movimento Salus per Cibum, che è all’inizio del suo percorso, e il Presidente italiano di Relais et Chateaux, Vincenzo BIANCONI, titolare di Palazzo Seneca, che ha illustrato quanto R&C sta facendo in questa direzione nel mondo e l’esperienza Expo.

L’ex Direttore della Guida MICHELIN, Fausto ARRIGHI e il giornalista enogastronomico Davide DI CORATO hanno premiato due chef stellati come realizzatori di due buone pratiche etiche: “Best ethics practices 2015 Chef’s Adventure”. Norcia, in questo senso, si è rivelata location perfetta per dare avvio ad un nuovo cammino attraverso processi che abbracciano la sostenibilità ambientale e il rispetto per l’uomo. Una terra unica, immersa nel parco nazionale dei Monti Sibillini, che ha mantenuto intatte le sue tradizioni, nella vita come nella tavola. Lo hanno scoperto i protagonisti di Chef’s Adventure che hanno potuto conoscere questo meraviglioso luogo, con le sue ricchezze, le tradizioni ed i piccoli produttori locali, partecipando a prove di abilita?, competizioni sportive, momenti goliardici ed esperienze formative.

Dalla visita guidata al Museo della Castellina, all’approfondimento sull’arte antica della lavorazione del maiale, alla suggestiva Compieta, la preghiera cantata in latino dai Monaci Benedettini con la quale si è conclusa la loro giornata. E, ancora, l’incontro tra i migliori chef italiani e appassionati imprenditori agricoli umbri che si sono confrontati sulle produzioni locali d’eccellenza. Tante altre le attività in programma: un percorso in mountain bike lungo la vecchia ferrovia, la mungitura e lavorazione del formaggio a Castellucio, la visita a casa di un Norcino, dove la filiera corta si materializza ad altissimo livello, e poi la caccia “vera” al Tartufo nero di Norcia nei boschi dei Monti Sibillini.

E, ancora, attività ludiche come “La Caccia al Tesoro Gourmet”, caratterizzata da test di cultura gastronomica e degustazioni alla ceca che hanno permesso di creare le basi di cordialità e convivialità sulle quali costruire un nuovo progetto insieme per la ristorazione italiana. Un programma divertente e vario che ha dato spazio all’alta cucina ma che, soprattutto, ha messo al centro l’uomo. Occasione di riflessione, confronto, alla ricerca di nuove ispirazioni, nel silenzio, nel misticismo e nella tranquillità della cittadina della Valnerina, dove la qualità della vita e i valori sono rimasti quelli di una volta.