“La riforma del condominio tre anni dopo”. Questo il tema dell’iniziativa convegnistica, organizzata da ANACI Umbria e Lazio, che si svolgerà il prossimo 30 settembre, alle ore 14.30, presso la Sala del Consiglio Maggiore. Si tratta della riforma del condominio tre anni dopo l’emanazione della legge 220/2012, che ha trasformato in una professione a tutti gli effetti (con capacità di problem solving e una formazione specifica), quello che fino a qualche anno fa era considerato un lavoro extra. L’incontro, una vera e propria tavola rotonda di aggiornamento per la formazione degli amministratori di condominio, sarà moderato da Roberto TRIOLA, già Presidente della II sezione della Corte di Cassazione.

 

Sotto la lente di ingrandimento la figura del gestore immobiliare e la sua evoluzione in un globale cambiamento di sistema che procede non senza problemi e defezioni. Interverranno, tra gli altri, l’Avv. Salvatore MAZZAMUTO, professore ordinario di Diritto Civile all’Università “Roma Tre”, il Dr. Antonio SCARPA, Magistrato dell’Ufficio di Massimario della Corte di Cassazione, l’Avv. Enrico LABELLA, Assegnista di ricerca di Diritto Privato all’Università “Roma Tre”, l’Avv. Giuseppe SPOTO, professore di Diritto Privato sempre presso lo stesso ateneo romano e l’Avv. Pierluigi MAZZAMUTO, professore di Diritto Privato all’Università di Palermo. Ai partecipanti alla tavola rotonda verranno riconosciuti i crediti formativi richiesti all’Ordine degli Avvocati. averso il Presidente di Legacoop agroalimentare Umbria, Graziano PEDETTI, e il Presidente regionale di Coldiretti Albano AGABITI.

Le tre realtà raggruppano migliaia di soci agricoltori, possono vantare decine di punti di riferimento sul territorio regionale per la fornitura di mezzi tecnici e lo stoccaggio di cereali, trasformano le più importanti produzioni dell’agricoltura umbra con gli impianti del lattiero caseario della Grifo, con due strutture per la lavorazione dell’olio, due cantine, due panifici, un impianto di lavorazione di legumi tipici, una gastronomia, un mangimificio, un molino a grano tenero per la produzione di farina e realizzano complessivamente circa 170 milioni di euro di fatturato occupando direttamente oltre 500 persone in Umbria. << Fin da subito - hanno sostenuto RICCI e CATANOSSI - saranno informate le istituzioni regionali e le rappresentanze sindacali nella logica della trasparenza e della correttezza e nella convinzione di una forte e forse irripetibile occasione di sviluppo e crescita per tutte le istanze coinvolte >>.