<< Abbiamo avuto tante, tante guerre in Iraq. Ma ogni giorno, adesso, la situazione diventa sempre più difficile. Ogni guerra peggio della precedente. Tutto questo porta tanto dolore e tanta sofferenza tra la nostra gente >>. A dieci giorni dal Natale, Padre Rebwar Audish BASA rinnova l’appello della Chiesa caldea del Kurdistan iracheno a non dimenticare i cristiani che stanno vivendo nella precarietà e nella sofferenza nel triangolo fra Iraq, Siria e Turchia. Il procuratore generale dell’Ordine Antoniano di Sant’Ormisda dei Caldei ha partecipato alla serata di musica e solidarietà organizzata in occasione del “Concerto sotto l’Albero”. Un evento, giunto alla 16^ edizione, realizzato proprio sotto le luci del grande abete natalizio luminoso, acceso da Papa Francesco lo scorso 7 dicembre, grazie a un collegamento video con il Vaticano. << I cristiani cacciati dalla città di Mosul e dalla pianura di Ninive in Iraq - ha detto ancora Padre BASA - per la prima volta non potranno celebrare il Natale. I profughi lo faranno sotto le tende, dove hanno allestito anche il Presepe perché Gesù sia con loro negli accampamenti. Non potranno essere nelle loro città e nelle loro chiese, ma il Bambino sarà sempre con loro, con tutte le persone che soffrono.

Purtroppo devo dire che questi profughi cristiani, yazidi e di altri popoli che sono vittime della violenza del terrorismo fondamentalista hanno nella mente un passato di guerre sanguinose e un presente tragico sotto le tende, lontani dalle loro terre, case e chiese. Con un futuro molto incerto e ambiguo. Hanno solo fiducia in Dio, che è la loro speranza e la loro gioia, nonostante tutto >>. La città di Gubbio, e in particolare gli sponsor del “Concerto sotto l’Albero” Colacem e Park Hotel ai Cappuccini, hanno voluto testimoniare vicinanza e incoraggiamento ai cristiani del Kurdistan iracheno con una donazione - su indicazione del Ordine Antoniano dei Caldei - ai ragazzi dell’Orfanotrofio “San Giuseppe” di Alqosh (Ninive, Iraq). Ragazzi fuggiti nei mesi scorsi dall’istituto che li accoglieva e ora rientrati nella struttura vicina al Monastero di Nostra Signora delle Messi, nella speranza di non subire attacchi e violenze dai terroristi. << Che il nostro piccolo gesto, alla vigilia del Santo Natale - hanno motivato la donazione gli organizzatori, rappresentati da Giovanni COLAIACOVO, Presidente di Colacem S.p.A. - possa sostenere in parte i vostri bisogni e le vostre necessità, in un momento molto difficile per i cristiani d'Iraq. Con l'augurio che la Luce di Speranza del Bambino di Betlemme possa rendere ancora più salda e incrollabile la vostra fede e accompagnare la vostra vita nel trascorrere dei giorni >>. Tra le testimonianze durante il concerto, anche quella del Prof. Marco BARTOLI, docente di Storia Medievale alla Lumsa di Roma e membro della Comunità di Sant’Egidio. BARTOLI ha rilanciato la campagna avviata qualche mese fa da Andrea Riccardi e Sant’Egidio per salvare la città siriana di Aleppo e proteggere i cristiani in Medio Oriente. E ha invitato i presenti a firmare l’appello sul sito www.santegidio.org perché possa terminare l’assedio di Aleppo, che dura ormai da due anni, e la città possa tornare a essere luogo di convivenza tra culture e religioni diverse. Molto apprezzata anche l’esibizione dell’Orchestra da Camera di Ravenna, diretta dal M° Paolo MANETTI, con il violino solista di Roberto NOFERINI. L’apertura del programma era affidata all’Ave Maria per flauto e orchestra di Astor PIAZZOLLA, con il solista Filippo MAZZOLI. Poi, due capolavori di BEETHOVEN. La Romanza per violino e orchestra in Fa maggiore, opera 50. E, nella seconda parte, la Sinfonia n°5 in Do minore, opera 67, forse la composizione più complessa e sofferta del maestro tedesco. L’evento musicale è stato promosso dall’Amministrazione comunale eugubina e da Area Promo, l’associazione nata all’inizio di quest’anno per lo sviluppo e la promozione del territorio. Un evento reso possibile con il contributo della Fondazione Perugia Musica Classica e della Camera di Commercio di Perugia, e con la collaborazione di Colacem, Park Hotel ai Cappuccini e Diocesi di Gubbio. L’organizzazione è stata curata da E20 Comunicazione. Il patrocinio era di Regione Umbria e Provincia di Perugia.