<< Una stangata sui terreni come non si era mai vista per reperire 350 milioni di euro necessari a finanziare il bonus IRPEF (i famosi 80,00 euro) sulle spalle di tanti poveri agricoltori già subissati giornalmente da norme cervellotiche e tasse perverse >>. Questa la dichiarazione di Andrea SMACCHI (nella foto), Consigliere regionale del Partito Democratico, che chiede << … una revisione immediata delle norme di attuazione del decreto legge 66/2014 “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale”. L’agricoltura della Fascia appenninica - ha proseguito SMACCHI. Non reggerà questo duro colpo, che rischia di essere mortale per l’economia di tante famiglie la cui attività verrà minata alle fondamenta. La norma prevede che l'esenzione si applica sulla base dell'altitudine del centro del Comune riportata nell'elenco dei comuni italiani predisposto dall’ISTAT, diversificando eventualmente tra terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, come specificato dall'articolo 1 del decreto legislativo 99/2004, iscritti nella previdenza agricola.

In sostanza - continua l’esponente di Palazzo CESARONI - nel provvedimento di attuazione del decreto governativo si prevede che l’attuale esenzione varrà solo per 1.578 Comuni italiani invece degli attuali 3.524. Tutti i Comuni della Fascia appenninica verranno esclusi e quindi i cittadini dovranno pagare un’altra tassa che graverà pesantemente sulle loro tasche. Anche il Comune di Preci, in Valnerina, con i suoi 596 metri, e Fossato di Vico, con i suoi 581 metri, perderanno il loro benefici di comuni montani: questo la dice lunga sull’assurdità delle norme di attuazione del decreto che dovranno essere riviste immediatamente. Nello specifico, sopra i 600 metri varrà ancora l’esenzione IMU sui terreni per tutti, tra 281 metri e 600 l’esenzione varrà solo per gli agricoltori e imprenditori agricoli professionali, mentre sotto ai 280 metri dovranno pagare tutti. Per una Regione come l’Umbria - ha concluso SMACCHI - con una conformazione orografica molto particolare che comprende valli alluvionali fino ad arrivare alla Fascia appenninica, dove risiedono circa 70mila cittadini, si rende necessaria un’azione immediata nei confronti del Governo al fine di rivisitare un provvedimento che distruggerebbe quel poco di buono che si è riusciti a fare in questi anni >>.