Un gesto concreto di solidarietà da parte dei Comuni umbri della Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio a favore dei cittadini di Navelli. Grazie all’intervento della Comunità Montana, che ha raccolto 135.000,00 euro, il Comune abruzzese, duramente colpito dal terremoto del 2009, ha potuto aggiungere questa cifra alla somma stanziata per il restauro di Palazzo DE ROCCIS (nella foto). Lo storico fabbricato, recentemente inaugurato, sarà utilizzato per ogni attività socio-culturale della città. I Comuni che hanno contribuito alla rinascita di uno degli edifici più significativi della città, sono Spello, Bastia Umbra, Bettona, Bevagna, Cannara, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Montefalco, Nocera Umbra, Trevi e Valtopina.

Inoltre, rilevante è stato il sostegno delle associazioni di volontariato e dei cittadini dei vari comuni che si sono subito attivati per raggiungere la cifra che rientra nell’ambito di un protocollo d’intesa precedentemente siglato tra la Comunità Montana, la Provincia dell’Aquila e il Comune di Navelli. Questa iniziativa, coordinata dal Presidente Giuliano NALLI, conclude una serie di interventi che hanno contraddistinto l’impegno della Comunità Montana nel territorio duramente colpito dal sisma, a cominciare dal pronto intervento del Servizio Intercomunale di Protezione Civile dell’Ente montano nella fase dell’emergenza a sostegno della popolazione di Paganica. Sempre a Paganica, subito dopo il terremoto, sono stati trasferiti i moduli prefabbricati adibiti a scuola di proprietà della Regione Umbria presenti nel Comune di Spello. Non è mancato il sostegno alle famiglie residenti nelle campagne che hanno potuto restare vicino alla propria azienda agricola per la cura degli animali grazie alla stessa Comunità Montana che, di concerto con i sindaci coinvolti, ha provveduto a spostare i containers ormai inutilizzati presenti a Valtopina e Nocera Umbra. Occasioni queste, per il territorio umbro, di rispondere alle tante azioni di solidarietà ricevute dopo il sisma del 1997.