Da Subiaco al cuore del Molise, dal Cammino di San Benedetto al Center for Digital Humanities Awards, dalla Sardegna alla più avanzata tecnologia digitale, per un proficuo laboratorio sulle aree interne. Dal Castello di Rocca Sinibalda, nel cuore della Valle del Turano, si è lanciata l'ipotesi di un laboratorio permanente e formativo sulle aree interne. Presenti nell'affascinante cornice del Castello-Scorpione di Rocca Sinibalda per il Forum Aree Interne 2025 (nella foto), tenutosi nel week-end, esponenti di progetti concreti di rilancio per il territorio. I lavori, moderati dal Presidente nazionale Federtrek Paolo PIACENTINI, si sono sviluppati attraverso tre nodi cruciali: cultura, tecnologia e ambiente. Molto utile per introdurre il tema aree interne l'intervento del Prof. Antonio CIASCHI, responsabile del Laboratorio sulle Aree Interne dell'Università degli Studi della Tuscia, nato per dare risposta a una domanda sempre più pressante che proviene da parte del territorio e delle imprese. CIASCHI ha sottolineato che lo sviluppo delle conoscenze e la diffusione dell'innovazione sono gli assi portanti del laboratorio.

Seguito il contributo del Prof. Enrico POZZI, esperto di identità e di start up. Dopo aver rifiutato energicamente qualsiasi visione o nostalgia arcadica delle Aree interne, Pozzi ha proposto di costruire un progetto operativo intorno a tre concetti chiave: fare *rete*, partire dalla *identità* intesa non come tradizione ma come visione del futuro e progetto (non ciò che si è ma ciò che si diventa), cavalcare le *tecnologie* più avanzate e il loro sviluppo in una logica di "borgo della conoscenza". Dopo il saluto alla platea del Sindaco del Comune di Rocca Sinibalda, Giancarlo MAROTTI, che ha ribadito l'importanza di un cantiere culturale come il Castello dei Destini Inventati che può stimolare l'intero territorio, è intervenuto Gaetano MICALONI, Sindaco di Petrella Salto, comune capofila del progetto Aree Interne Monti Reatini, Lazio 2. << Il progetto - ha dichiarato MICALONI - integra filiere produttive relative a pesca, legno, agricoltura e ambiente, turismo al fine di creare una gestione virtuosa quanto innovativa delle enormi potenzialità delle Valli (Turano, Salto, Velino). Tale piano è statao sottoscritto da 29 comuni che si candidano in ambito regionale a gestire questi fondi messi a disposizione da Governo e Regione Lazio nei prossimi anni >>. Si è aperta poi la sessione tecnologia. L'antropologa Cristina CENCI, co-fondatrice del Body & Society che ha introdotto l'interessante progetto Center for Digital Health Humanities per trasformare un patrimonio culturale di un'area interna in un dispositivo per pensare e creare innovazione nell'area della salute. Molto concreto l'intervento di uno dei massimi esponenti dell'innovazione tecnologia italiana, Mario CATINI, Presidente dell'Associazione Social Fablab, che promuove la nascita di laboratori moderni e polivalenti per la produzione sperimentale di beni e servizi e favorisce lo sviluppo di nuove forme di commercio basato sulla capacità di inventare, sperimentare e creare. E a ribadire che l'Italia è un Paese di creatività, ecco il noto maker Massimo MORETTI, ideatore del progetto “Wasp”, nato con l’esigenza di aiutare concretamente la crescita e il benessere del sud del mondo. << Wasp - ha spiegato MORETTI - nasce come esperimento di collaborazione scuola-impresa. Proponiamo una stampante 3D interamente progettata e realizzata in Italia. La nostra stampante, oltre a depositare materiale e costruire oggetti può anche incidere e tagliare vari materiali, dando di fatto all’utilizzatore finale la possibilità di costruire tutto ciò che vuole e rendendolo un personal fab >>. Dopo la relazione della Direttrice della CNA Rieti, Enza BUFACCHI, attenta conoscitrice delle risorse del territorio reatino, che verteva sullo sviluppo locale nell'era del digitale dal crowdfounding al Tour virtuale, il progetto ideato dal fotografo Emanuele CICCOMARTINO, si è aperta la sessione ambiente con il Sindaco di Subiaco, Francesco PELLICCIA: in tre anni, con tangibile riscontro, ha messo in campo un sistema coordinato di iniziative pubbliche: dall'identità territoriale alla promozione di nuove soluzioni strutturali, fino alla feconda collaborazione tra attori pubblici e privati attori. Il risultato è la trasformazione positiva della sua comunità. Partito dal "cuore" di Simone FRIGNANI, il Cammino di San Benedetto è oggi un prodotto turistico-culturale molto richiesto e frequentato. << Oggi - ha dichiarato FRIGNANI - i pellegrini sono una ricchezza positiva per tutti gli amministratori che riservano loro ospitalità e accoglienza, contribuendo alla crescita esponenziale del percorso, oggi meta anche di molti stranieri. E dalla passione nasce anche l'iniziativa ventennale del “Cammina Molise”, di Giovanni GERMANO, manifestazione che coinvolge centinaia di appassionati, preziosi per rilanciare le aree povere dell'entroterra molisano >>. Brillante l'intervento di chiusura dell'imprenditore turistico di Orvinio Maurizio FORTE, la convergenza del patrimonio naturalistico con i cammini di fede e i percorsi trekking è un'opportunità cruciale, come lo dimostra l'aumento esponenziale dei visitatori-pellegrini provenienti dall'Italia e da molti altri paesi europei. Intanto, prosegue il festival prodotto dal cantiere culturale Castello dei Destini Inventati, con la rassegna di cinema, l'atteso Jazz Fest e l'anteprima nazionale del Riccardo III.