Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

<< In un contesto come quello di Rieti dove, da sempre, se una critica viene mossa alla Camera di Commercio è quella di essere sovraesposta in termini di partecipazione, come dimostra la nostra presenza nella maggior parte delle iniziative anche di diversa natura (economica, culturale e sociale), stupisce essere inseriti nell’elenco degli enti inutili. Basti pensare all’importante ruolo della Camera rispetto alla definizione di quello che sarebbe stato il futuro scenario economico della città di Rieti, quando ci impegnammo come parte attiva nella costituzione del Consorzio per lo Sviluppo Industriale, che proprio oggi festeggia i cinquanta anni; oppure volgere lo sguardo al prestigio oggi raggiunto dal Polo universitario della Sabina Universitas di cui fummo prima promotori e poi, come ancora oggi, sostenitori-finanziatori. Stessa cosa potrebbe dirsi in ambito culturale, per il contributo offerto al Reate Festival e al Rieti Danza Festival, sportivo con il sostegno agli Europei Juniores di Atletica Leggera e al Meeting di Atletica Leggera, e turistico con l’organizzazione del Buy Lazio il patrocinio alla Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino. Si tratta solo di alcuni esempi e molti altri se ne potrebbero fare. Accanto ai progetti di promozione volti alla valorizzazione del territorio, poi impossibile è non elencare le funzioni che vedono Camera di Commercio come principale ente a diretto contatto con il sistema delle imprese, a favore e tutela delle quali opera sia in ambito nazionale che internazionale.

Un servizio per il quale alle circa 15mila aziende iscritte nel nostro Registro viene richiesto un contributo annuo inferiore ai 100,00 euro. Molto ancora potrebbe essere detto sull’attività e sulle funzioni della Camera, attività che vengono svolte, a Rieti, da 25 dipendenti, tra camerali e dipendenti dell’Azienda Speciale Rieti Centro Italia. Ecco quindi perché non possiamo permettere che queste persone che quotidianamente con impegno e competenza svolgono il loro lavoro, vengano considerate inutili. E’ in piena coscienza dell’iportanza del nostro lavoro, dunque che ci sentiamo in diritto di rivendicare il ruolo di indispensabile motore di sviluppo per il territorio come anche di strumento unico di semplificazione burocratica. Camera di Commercio, come più volte dichiarato, è pronta ed aperta al cambiamento, ma per ridar vita all’economia del Paese senza rischiare di mettere in crisi il sistema è necessario che si conoscano, fino in fondo, le funzioni di questo ente ed è a tutela del territorio e del suo tessuto economico che chiediamo ai nostri rappresentanti politici territoriali di unirsi a noi nel dialogo con il Governo dal quale, di certo, il sistema Paese potrà uscire rafforzato >>.