<< Una struttura carceraria a misura d’uomo per 250 detenuti con tante luci e qualche difetto e che, probabilmente, non sarà inaugurata tanto presto a causa dei tagli previsti in Finanziaria dal Governo >>. E’ questo il giudizio del Garante regionale dei Diritti dei Detenuti, Angiolo MARRONI, sulla nuova struttura carceraria di Rieti. Accompagnato da un Comandante degli agenti di Polizia Penitenziaria, MARRONI ha visitato la nuova struttura - realizzata nel tempo record di quattro anni in un’area fuori dal centro storico cittadino, nei pressi dell’ospedale "DE LELLIS", e destinata asostituire il vecchio e fatiscente carcere, dove attualmente trovano alloggio solo una quarantina di detenuti, ritenuto da tutti ormai inadeguato. Realizzata su tre piani la nuova struttura potrà contenere 250 detenuti (400 la tolleranza massima prevista) con cucine in ogni reparto(invece di un’unica mensa centralizzata), chiusura elettronica delle porte delle celle e spazi per la socializzazione come un campo di calcio. I difetti sono, invece, legati soprattutto alla carenza di spazi ed areeverdi dove poter far svolgere ai detenuti attività di formazione professionale legate all’agricoltura.

<< Il vero punto nero è che nessuna può dire con certezza quando sarà finalmente aperta ed operativa questa struttura - ha dichiarato MARRONI al termine della visita. Occorrerebbe, infatti, una dotazione di circa 300 agenti di Polizia Penitenziaria oltre ad educatori e psicologi, tutte figure professionaliche attualmente non ci sono. Inoltre, sono ancora tutto da costruire i rapporti con la AUSL di zona per garantire l’assistenza sanitaria in carcere. Tutte questioni che, con i tagli previsti dalla Finanziaria, non sembrano di immediata risoluzione. In un momento in cui tutti parlano disovraffollamento e delle difficili condizioni dei reclusi, fa rabbia vedere una struttura nuova chiusa e condannata, forse, a deperire rapidamente per la mancanza dei fondi necessari a garantire la sua apertura >>.

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