A novembre è tempo di castagne, o meglio di Marroni. Infatti, la Cooperativa Velinia, nonostante la particolare stagione, che si ritiene pressoché unica nell’ultimo secolo, onorando la tradizione e mantenendo il decoro e la dignità dello spirito cooperativo, organizzerà ugualmente la celebrazione della 40^ edizione della “Sagra del Marrone Antrodocano”. Andiamo per ordine. L’annata 2013 è particolare, dato l’andamento stagionale, ma succede ad un’altra (2012) non particolarmente florida, più o meno per gli stessi motivi. L’attuale perché l’inverno si è protratto cancellando la primavera (tant’è che si ricorda freddo e neve fino a fine maggio), la precedente per l’eccessiva, prolungata piovosità primaverile; condizioni che certamente non hanno favorito una regolare fioritura e quindi una conseguente legagione. Il tutto, poi, si innesta in una sopravvenuta novità: la comparsa del famigerato parassita “Il Cinipide”. A questo punto parecchi produttori hanno iniziato a riparlare di ‘abbandono’, delusi dalla vanificazione dei tanti sacrifici fatti per ripristinare i castagneti dei propri nonni, già abbandonati nell’era del bum economico, e recentemente riconvertiti a produzione in considerazione della convenienza economica dovuta alla richiesta di mercato e alla qualificazione del prodotto, diventato molto competitivo rispetto ad altre varietà.

E’ proprio per questo motivo che la Cooperativa Velinia, nell’ambito della celebrazione della sagra, ha organizzato un convegno con la partecipazione di esperti che possano dare una plausibile risposta e fugare razionalmente certi dubbi, e di rappresentanti di Enti qualificati (Camera di Commercio, Regione, Università, Comuni e Comunità Montana) perché possano essere responsabilmente investiti di ruoli determinanti, relativi alle rispettive competenze, per sostanziali interventi sia sul territorio che sul prodotto. Parlando di numeri si può, a questo punto, ipotizzare con buona approssimazione quella che sarà la produzione attuale (che non supererà i 35/40 quintali), a fronte dei 475 della passata stagione, ed a fronte dei quasi 2.100 di appena 3 anni fa. Nonostante ciò, la Cooperativa si vede impegnata, con un supremo sforzo degli amministratori e di numerosi soci, a realizzare l’avvenimento della sagra proprio per non interrompere una tradizione radicata nel tempo e non deprimere la validità di un così nobile prodotto. Quindi, l’appuntamento è per domenica 10 novembre, presso la sede della Cooperativa dove, come nel passato, ci sarà l’esposizione e la vendita dei prodotti tipici nelle numerose bancarelle. Il pomeriggio, poi, sarà allietato da tanta musica e dalla esibizione del gruppo delle majorettes e dagli sbandieratori e musici di Borgo Velino. A seguire, e per concludere la giornata, ci sarà la classica distribuzione gratuitadelle ormai famose caldarroste. Da non trascurare la parte culturale-informativa del convegno, che si svolgerà nella mattinata nei locali della ex chiesa di San Dionigi.