di Gianfranco PARIS

Risiamo alle solite. Promesse, promesse e ancora promesse, fatti zero. Il Governo LETTA-ALFANO, perché di questo di fatto si tratta, venerdì scorso ha reso omaggio al peggior metodo andreottiano. Dopo lo scenografico pensatoio dell'abbazia di Spineto (nella foto), pubblicizzato a più non posso dai piccoli schermi dei servi del padrone, finalmente venerdì scorso sono arrivati i primi provvedimenti: il rifinanziamento della cassa integrazione e lo spostamento di tre mesi della data di riscossione dell'IMU. Due provvedimenti così ardimentosi e rivoluzionari che hanno restituito di colpo a tutti gli italiani il buonumore e l'ottimismo! Pensate. Che vuol dire rifinanziamento della cassa integrazione? Nel migliore dei casi significa tirare a campare. E' ciò che tutti i governi di centrosinistra e di centrodestra della prima Repubblica e della seconda fanno da decenni. Non avendo il coraggio di tagliare le spese, che sono le uniche responsabili dei guai del bilancio dello stato, e non sapendo come rispondere alla richiesta di sostegno dell'economia nazionale fortemente penalizzata dalla crisi internazionale, per tirare a campare si servono del palliativo della cassa integrazione che ha causato il dissanguamento dell'INPS, che con la cassa integrazione non dovrebbe entrarci per niente, e che continua ad alimentare un debito pubblico che presto ci mangerà definitivamente.

Con il risultato che, appena finita la nuova trance di finanziamento appena concesso, il fenomeno si riproporrà di nuovo in tutta la sua gravità e con effetti sempre più devastanti. Pensate ancora. Che vuol dire spostare la data di riscossione dell'IMU di tre mesi? Nel migliore dei casi significa che subito dopo le “ferie” gli italiani dovranno pagare ciò che avrebbero dovuto prima delle “ferie”! A me sembra una vera e propria presa per il sellino perché niente è stato deciso, ma tutto rinviato. Ora fare una conferenza stampa trionfale per annunciare che questo Governo è partito bene e che presto ci sarà una ripresa economica nella quale ALFANO dichiara di aver fatto gol e Letta gli tiene bordone annunciando che il Governo è capace di governare, sembra veramente qualcosa di surreale. Niente di niente. Tutto rinviato. Intanto tiriamo a campare in attesa di eventi migliori. Una vera e propria politica delle toppe e toppette introdotta in Italia dalla DC di FANFANI e perfezionata dal divo Giulio che ne fece il suo metodo di governo preferito trascinando questo paese nella melma di oggi. Ma pensateci ancora meglio. In fin dei conti da gente come LETTA e ALFANO non potevamo aspettarci altro di meglio. Entrambi sono due ex giovani che si sono formati e hanno militato giovanissimi nelle file della DC di ANDREAOTTI e FORLANI e che oggi si ritrovano farisaicamente in fazioni politiche farisaicamente opposte ma sostanzialmente uguali. Essi non hanno fatto altro che restaurare la politica che ha rovinato l'Italia a partire dal tradimento delle speranze alimentate dal primo centrosinistra. Il concetto politico era questo: le cose vanno bene, finché il mercato tira alimentiamolo perché l'elettorato è contento e ci vota, il futuro non sono fatti nostri. Chi dice il contrario va demonizzato perché gli italiani “gaudenti” mai seguiranno chi parla di sacrifici o di programmazione economica. E così è stato. Il Governo LETTA-ALFANO è figlio di questo concetto. Ora per verità molti hanno aperto gli occhi e loro stessi si rendono conto che così non si può andare avanti. Ma non possono farci niente perché per conservarsi il potere gli ex DC si sono infrattati nei vari gruppi politici e, opponendosi l'uno all'altro, hanno paralizzato ogni forma di buon governo del paese. Così oggi abbiamo un Governo che non decide niente, ma che ha la faccia tosta di aver deciso tutto affermando che la squadra ha fatto gol! Tutto come frutto di un metodo restaurato e con in più un linguaggio da curva nord o curva sud di uno stadio che qualifica ancor di più il livello culturale e politico dei nostri nuovi governanti che, non si sa, in quale “discarica” porteranno il bel paese.