Pubblichiamo integralmente una nota di Daniele MITOLO (nella foto), consigliere regionale della lista “Per il Lazio”:

<< Dopo un iter caratterizzato dai tempi stretti e da urgenze oggettive, l’aula ha votato e approvato il “Bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015”. Dettato principalmente dalla precedente gestione amministrativa, il Bilancio affronta diverse questioni di primaria importanza a cominciare dalla necessità di stabilire tempi e criteri per affrontare il capitolo dei debiti accumulati che, come ricordato dall’assessore, tra creditori privati e pubbliche amministrazioni hanno portato a un disavanzo di circa 11,5 miliardi di euro. Grazie a una vera e propria iniezione di liquidità offerta dallo sblocco di fondi nazionali sarà però possibile dare un primo segnale forte e attingere, grazie al decreto legge 35 del 2013, alle misure straordinarie previste dal Governo per sbloccare i debiti delle PA. Una decisione importante, questa, che consentirà di tirare un salvagente a quanti si trovano quotidianamente a sperare di vedersi indietro quanto dovutogli e che, tradotto nel concreto, significherà garantire produzione e posti di lavoro, gli stessi messi a rischio da un sistema che si era ormai incancrenito e che aveva costretto i creditori a fare veri e propri salti mortali per non precipitare nonostante bilanci virtualmente in attivo, ma in passivo nelle casse.

A fronte delle spese generali la Giunta ha poi dato un segnale importante mettendo mano ai costi della politica che saranno discussi in Commissione Bilancio la prossima settimana e, al centro della manovra, rientreranno tagli che, tra la spese del Consiglio, quelle di funzionamento e il riordino delle agenzie regionali ammontano a circa 200milioni di euro, senza contare ulteriori economie che saranno fatte con la chiusura dell’ASP. In questa fase non è stato possibile caratterizzare politicamente il Bilancio e i margini di manovra non sono stati comunque elevati, motivo sufficiente questo per avere deciso di fare un primo assestamento nel mese di giugno. In questa seconda fase si cercherà di iniziare a dare ulteriori risposte ai cittadini, cominciando da settori cardine come il lavoro e i servizi sociali e questo verrà fatto tenendo presente la necessità di rendere produttivo il patrimonio regionale per favorire la nascita di sistemi virtuosi che ridiano ossigeno all’economia laziale >>.