Cresce l’attesa per la 45^ edizione della Corsa all’Anello, ed intanto fede e passione si mescolano insieme. Narni e i suoi abitanti vivono i momenti che precedono il 3 maggio con grande trepidazione e aspettativa. Il giorno di San Giovenale (nella foto), patrono della città, è il fulcro spirituale e passionale della festa, un giorno del tutto particolare, assoluto, rispetto al resto dell’anno. E’ il giorno in cui è dedicata la festa secondo quanto descrivevano gli statuti del 1371 che disciplinavano le celebrazioni per il santo patrono. Fu intorno alla figura di San Giovenale, così come descritta dagli statuti medievali della città, che nacque nel 1969 la Corsa all’Anello che attraverso il suo santo patrono dimostra come essa non sia solo folklore ma anche fede religiosa, trasporto e passione, affondando le radici nella sua storia e nella sua socialità. << Onorare il patrono - ha dichiarato Don Angelo D’ANDREA, Parroco della cattedrale - significa ripercorrere le sue orme, rimettere al centro il Signore, non i "potenti" di questo mondo. Lavorare con dignità e con rispetto durante i giorni della festa serve a realizzare la città del domani, non più fondata sul vaniloquio sterile, sulla violenza verbale, sulla tentazione di voler essere sempre e comunque i primi, ma sul divertimento rispettoso dell’altro, sul ritrovarsi intorno ad un piatto tipico non vivendo "l’abbuffata" come fosse l’ultima della propria vita >>.

<< Condividiamo in pieno le parole del Parroco - hanno aggiunto Carlo CAPOTOSTI e Francesco CABIATI, rispettivamente Segretario generale dell’Ente Corsa e Segretario alle Pubbliche Relazioni - perché rinnovano il rapporto tra la festa, i contradaioli e San Giovenale. Sotto quest’aspetto l’edizione del 45ennale è particolarmente importante perché sancisce una rinnovata collaborazione fra ente e parrocchia che si realizza in tante iniziative insieme e in alcune decisioni che sono un segnale per tutti. Tra queste la rinuncia al rituale pranzo del 3 maggio e la devoluzione, al suo posto, di un’offerta ai bisognosi >>. Dunque, il prossimo 3 maggio sarà uno dei tre giorni chiave dell’evento narnese. Si inizierà alle ore 10,30 con la processione in onore del Santo Giovenale con l’esposizione al popolo delle sue reliquie; alle ore 11.00, la Messa in cattedrale officiata dal Vescovo della Diocesi di Terni, Narni e Amelia; alle ore 17.00, l’attesa Corsa all’Anello storica, spettacolo non competitivo che rievoca il Palio che per Statuto si correva nel medioevo nel giorno del patrono. Alle ore 21.30, in Piazza Galeotto MARZIO, è prevista l’esibizione del gruppo sbandieratori del Terziere di Fraporta. Il fascino delle rievocazioni vivrà anche il giorno prima, il 2 maggio, quando alle ore 21.00, in cattedrale, si svolgerà la tradizionale e suggestiva cerimonia dell’offerta dei ceri. In quell’occasione le autorità comunali e pontificie, le corporazioni e i castelli offriranno al santo i ceri il cui peso, in libre, sarà corrispondente all’importanza rivestita in società.