E’ stato un secondo fine settimana caratterizzato da migliaia le presenze, con il tutto esaurito nelle strutture ricettive nursine, compreso lo stand gastronomico curato dall’Amministrazione comunale, appositamente allestito presso il complesso monumentale di San Francesco. Apprezzate anche le iniziative in calendario di questa 50^ edizione di “Nero Norcia”, a cominciare dalla mostra “Brancaleone da Norcia. Mito, storia e fantasia”, allestita presso l’auditorium di San Francesco. La splendida rassegna di arti visive contemporanee, realizzate da artisti provenienti da ogni parte del mondo e ispirate alla figura di Brancaleone, e in generale alla figura e ai simboli del cavaliere, rimarrà aperta fino al prossimo 28 aprile e sarà cornice della prima edizione del “Premio Brancaleone 2013”, uno speciale riconoscimento ai grandi dello spettacolo e del cinema, che quest’anno sarà assegnato a Paola e ad Alessandro GASSMAN (la prima sarà a Norcia il 22 marzo prossimo) e alla vedova di Mario MONICELLI, Chiara RAPACCINI. << Il progetto - ha dichiarato il Prof. Alberto D’ATANASIO - è nato un anno fa, parlando al telefono con Ugo PAGLIAI, compagno di Paola GASSMAN. L’idea è quella di fare di Norcia un laboratorio di recitazione e una fucina di nuovi attori >>. << Perché questa città non è solo gastronomia - ha proseguito il Sindaco Gian Paolo STEFANELLI - ma anche e soprattutto arte, storia e cultura >>.

E se sul fronte culturale si prospettano grandi orizzonti, non meno importante sarà il riconoscimento che l’UNESCO attribuirà alla cultura tartufigena, quale “bene immateriale dell’umanità”. Per discutere su questo tema si sono ritrovati a Norcia sindaci e amministratori di tutte le città italiane legate al pregiato tubero. All’iniziativa, promossa dall’Associazione Nazionale Città del Tartufo, ha partecipato anche Massimo D’ALEMA (nella foto), che il primo cittadino di Norcia ha invitato ad essere “Ambasciatore del tartufo nel mondo”. << Se quello che mi si chiede è di adoperarmi perché l’obiettivo di riconoscimento del tartufo come patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO possa essere raggiunto sono onorato e lo farò senza dubbio - ha dichiarato D’ALEMA. Credo che il tartufo, un prodotto straordinario della natura, diventato simbolo di cultura, tradizione, ricerca e di una particolare gastronomia italiane, rappresenti la qualità e l’eccellenza del nostro Paese. Intorno ad esso si è vista fiorire un’economia che, per molti anni, è stata quasi ‘clandestina’ con i suoi regni, i suoi canali e le sue pratiche estremamente affascinanti. Dobbiamo cercare di proteggere questo sistema, con il suo patrimonio naturale e umano, di preservarlo e anche di farne leva di ricchezza e di sviluppo. Attorno a tutto questo occorre l’attenzione delle istituzioni >>. L’incontro convegnistico ha visto la partecipazione, insieme a Giancarlo PICCHIARELLI, Presidente delle Città del Tartufo, anche di Claudio RICCI, Sindaco del Comune di Assisi e Presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO. << Da oggi - ha dichiarato RICCI - diamo la nostra disponibilità tecnica a supportare questa candidatura di straordinaria importanza non solo per i territori legati al tartufo, ma per tutta l’Italia a livello internazionale. Mi sento, peraltro, di dare un consiglio all’associazione che porta avanti la richiesta. Sono, infatti, due le cose che non si devono perdere di vista, la prima è insistere sul fatto di essere un “sito” seriale, cioè che coinvolge una serie di luoghi intorno a una valenza, che è il tartufo. I territori legati al pregiato fungo, in pratica, garantiscono la serialità del bene, nella ricerca, valorizzazione e promozione. In secondo luogo, insistere sulla tutela diretta, ma soprattutto su quella indiretta e questo significa essere in grado di dimostrare che si è capaci di mantenere la tradizione legata al tartufo, di sensibilizzare la popolazione sulla tematica, anche attraverso capacità progettuale, partendo dalle giovani generazioni e dalla scuola. Quello che deve essere chiaro è che si trasferisce una sensibilità, un bene duraturo, che una comunità custodisce a beneficio dell’intera umanità >>. << Anche quest’incontro - ha aggiunto PICCHIARELLI - è in grado di dimostrare la complessità della nostra realtà e, anche grazie alle nostre città, molte delle quali legate a vario titolo all’UNESCO, diamo sostegno al percorso che abbiamo avviato. Il legame tra i nostri associati è impiantato su valori comuni di collaborazione e solidarietà ed è la prova che si può lavorare insieme per un obiettivo e per promuovere il sistema nazionale >>.