Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Marino FORMICHETTI, Segretario provinciale della UIL FPL Rieti:

<< Dopo mesi di battaglie, volte a scongiurare la messa in pratica del concetto di macroarea proposto dalla Presidente della Regione Lazio, Renata POLVERINI, oggi, a due giorni dall’incontro con i sindacati confederali del comparto sanitario con il nuovo Commissario regionale, fissato per lunedì 22 gennaio alle ore 12.00, PALUMBO, rilasciando un’intervista ad un quotidiano, afferma di voler riprendere in mano la questione della riorganizzazione della sanità regionale, proprio partendo da quel concetto. L’incontro sarà finalizzato a cercare una soluzione definitiva per uscire dalle emergenze, e crediamo che molta parte della discussione sarà dedicata alla crisi degli stipendi, che stanno interessando migliaia di lavoratori (circa 4.000), ma di certo non mancheremo di sottolineare, ancora una volta il nostro disaccordo su questa forma di riorganizzazione che, come già detto, andrà a penalizzare unicamente le aziende e gli ospedali periferici, in testa a tutti Rieti. Ogni Commissario propone la sua ricetta, ma gli ingredienti rimangono sempre gli stessi: tanti tagli, servizi scadenti, blocco delle assunzioni e ora, come se non bastasse, si vuole riattivare il concetto delle macroaree, 4 per il Lazio, che penalizzano in maniera irreversibile questo territorio sotto il profilo dei servizi sanitari.

Il famigerato decreto 80, contestato dalla UIL FPL, proprio per la irragionevole logica delle macroaree sembra essere per PALUMBO la soluzione nuova ai problemi della sanità laziale. Rieti si troverebbe nella macroarea 4, Roma nord, insieme al Gemelli, al Sant’Andrea, al Belcolle di Viterbo. Secondo la statistica in questo territorio i servizi sanitari sono abbondanti con una media di posti letto che arriva al 4%. Uno scenario ottimale, sembrerebbe, peccato che Rieti non sia un quartiere di Roma e che per raggiungere questi servizi bisogna avventurarsi in un lungo viaggio senza poter contare neanche su mezzi di trasporto adeguati ed efficienti. Il risultato sarebbe una sanità locale che si allontanerebbe ancora di più dai cittadini di una Provincia sempre dimenticata nel Lazio che, dal punto di vista sanitario, ha già pagato e che purtroppo sembra debba continuare a pagare. La UIL FPL era, ed è, fermamente contraria alle macroaree. Lunedì in Regione ribadiremo questo con fermezza, chiedendo di avviare una riflessione sul piano di rientro in modo da poter proseguire il confronto con il successivo commissario che sarà incaricato dopo le elezioni; chiederemo di sboccare risorse per quei dipendenti lasciati senza stipendio da sei mesi; chiederemo di bloccare appalti ed esternalizzazioni e di concedere deroghe alle assunzioni >>.