Giovedì 8 novembre, dalle ore 10.30, presso il Polo Agroalimentare (nella foto), in occasione della festa di San Martino, si avvierà la fase conclusiva del progetto “Feronia”, con il quale l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha creato nel versante ascolano e reatino dell’area protetta, una Rete di “Agricoltori Custodi” di antiche varietà a rischio d’estinzione. “Feronia” rappresenta, dopo i progetti “Cerere”, “Demetra” e “Persefone”, rispettivamente realizzati nei versanti aquilano, tramano e pescarese dell’area protetta, l’ultimo passaggio per il completamento della Rete degli Agricoltori Custodi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Attraverso questa Rete, il Parco sostiene l’importante ruolo svolto dai tanti agricoltori ancora presenti nell’area protetta, come pure dai piccoli orticoltori ed hobbisti, nel mantenimento delle pratiche agricole tradizionali e nell’uso di semi appartenenti a varietà a diffusione strettamente locale, magari ricevuti in eredità e custoditi gelosamente nelle cantine per l’anno successivo. Dunque, tutela e mantenimento della biodiversità agricola: questo l’obiettivo della felice iniziativa del Parco, il cui territorio rappresenta, per vocazione storica ed ambientale, un unicum di straordinario valore.

L’appuntamento di giovedì prossimo, denominato “Seminlibertà”, è ormai divenuto un appuntamento fisso, poiché di cruciale importanza per coloro che aderiscono alla Rete degli Agricoltori Custodi del Parco, e permetterà loro, oltre la reciproca conoscenza e lo scambio d’informazioni ed esperienze, anche il libero scambio delle specie custodite e coltivate: un gesto di grande significato che rappresenta non soltanto un semplice baratto ma l’impegno concreto a farsi carico della salvaguardia dell’agrobiodiversità a vantaggio delle future generazioni. Dunque, non a caso, la manifestazione si svolge nel periodo della festa di San Martino di Tours, giorno legato all’inizio della nuova annata agraria in cui tradizionalmente si rinnovavano i contratti agricoli e si assaggia il vino nuovo. L’estate di San Martino vedrà varietà di antichi cereali le cui origini si perdono nella storia farro segale e mais, la Patata turchesa, legumi che rischiano di scomparire, come il Fagiolo borbontino, o quello “della regina”, oltre a numerose diverse varietà di ortaggi. Per l’occasione, gli agricoltori custodi delle Province dell’Aquila, Teramo e Pescara, si riuniranno ad Amatrice per festeggiare l’ingresso nella Rete dei colleghi ascolani e reatini e per trasmettere il loro ricco bagaglio di conoscenze, aneddoti e cultura popolare.