A cura dell'Avv. Gianfranco PARIS, Direttore responsabile del mensile MONDO SABINO:

<< Meglio un morto in casa che un marchiciano dietro la porta! Con questo detto popolare molto diffuso nel territorio dello stato del Papa re dopo la messa al bando degli ebrei da parte del papato nel quindicesimo secolo, l’opinione pubblica manifestava ironicamente il suo apprezzamento per gli esattori delle tasse che alimentavano le casse dello stato del papa che avevano trovato nelle Marche la zona del miglior reclutamento.
Oggi la funzione di questi “marchiciani” è stata ereditata dalle Esattorie, per tantissimi anni affidati alle casse di risparmio che erano nate come enti senza scopo di lucro anche al servizio del territorio.
Le cose sono andate avanti così fino a questi ultimi decenni, quando la classe politica della repubblica italiana, sclerotizzata da cinquanta anni di governo poco in linea con i precetti di una sana politica democratica a favore del popolo, ha posto in essere una serie di riforme che fanno quasi rimpiangere i misfatti del Papa Re prima, quelli dei SAVOIA dopo e a seguire quelli di MUSSOLINI. Ora le esattorie sono state affidate a società private che hanno il solo fine di perseguire l’utile aziendale, con la ovvia conseguenza che hanno perduto del tutto quel carattere di specificità che le dovrebbe caratterizzare facendole assomigliare nei comportamenti a dei veri e propri usurai.
In questa perversa direzione sono aiutate dal Parlamento italiano che in questi ultimi dieci anni le ha dotate di strumenti legislativi che somigliano tanto alle “bastonate” che gli sgherri del feudatario adoperavano per farsi consegnare dai poveri “bifolchi” che coltivavano le sue campagne i vari balzelli per esercitare il suo potere di signoria.

A questo odioso sistema collaborano però attivamente tutti i responsabili degli uffici tributi sia dello stato centrale che quelli degli enti locali che nella compilazione dei ruoli commettono una serie di negligenze e irregolarità che creano notevoli danni ai contribuenti considerati solo mucche da mungere. Per non dire che le esattorie rincarano la dose in proprio inserendo nei conteggi diritti non dovuti con ciò aumentando i balzelli e ponendo in essere un sistema di notifiche non conforme alla legge, che pur le favorisce sfacciatamente.
Ma per uscire dal pistolotto delle lamentele è bene dare una occhiata a quello che sta accadendo in questi giorni con il recapito della tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani nella Provincia di Rieti.
E’ stata messa a ruolo una tassa relativa all’anno 2006 che non era prevista nel bilancio di quell’anno e che quindi non si sarebbe dovuto mettere a ruolo, e sono stati richiesti compensi per la riscossione non dovuti.
Vane sono state le lamentele espresse da un numero rilevante di cittadini. La sede di EQUITALIA S.p.A., così si chiama il nuovo marchiciano reatino, è stata ovviamente presa d’assalto da tutti, così il Direttore non ha trovato di meglio che mettere nel cortile un’impiegata con un cartello in mano, come facevano un tempo i contadini con gli spaventapasseri per cacciare gli uccelli che mangiavano i loro prodotti, sul quale era scritta una frase di circostanza che aveva il sapore di una scusa qualunque. Un sistema che la dice lunga di come il “marchiciano” considera il cittadino.
L’argomento, anziché allarmare gli amministratori che avrebbero il dovere di intervenire e controllare, è invece diventato materia di polemica politica tra partiti e amministratori di avversa parte che non approderà ad un bel nulla a favore del cittadino-mucca che alla fine dovrà pagare comunque anche perché sempre lo stato ha dotato le esattorie di speciali sistemi di procedura-vessazione per la riscossione.
Vedi ad esempio il sistema delle notifiche. Un tempo la notifica in caso di assenza doveva essere fatta a domicilio di residenza e c’era un tempo per ritirare le raccomandate che comunque l’esattore doveva inviare, ora quel tempo non c’è più, bastano solo dieci giorni dall’avvenuto deposito perché la notifica sia perfetta. E l’esattore possa procedere.
Inoltre, hanno ottenuto dal Parlamento un nuovo istituto vessatorio: il fermo della autovettura per lettera, una volta la vettura poteva essere sequestrata solo con verbale di pignoramento dell’Ufficiale Giudiziario, oggi basta l’iscrizione al PRA.
Così se un cittadino si deve assentare per motivi di lavoro uno o due mesi, si potrebbe dare il caso che tornando a casa trovi che le notifiche sono state effettuate senza che lo stesso possa più far valere le sue ragioni, se ne dovesse avere, e magari trovare che la sua vettura è stata soggetta alla procedura del fermo e magari se gli è capitato un incidente si troverà anche a dover rispondere del reato di aver usato la sua autovettura e di aver danneggiato l’esattoria senza che ne sappia niente!!
In questi giorni, inoltre, le notifiche delle cartelle sono state effettuate dai VV. UU., quando invece dovrebbero essere notificate dai messi notificatori dell'esattoria-EQUITALIA S.p.A. che è una società privata, distraendo i vigili urbani da fini istituzionali a vantaggio di interessi privati.
E per chiudere vi racconto un fatto personale. Tempo fa ricevetti la notifica di tre cartelle per tasse non dovute per errore di persona. Dovetti fare ricorso alla Commissione Tributaria. Di fronte all’evidenza l’ufficio dei tributi del comune effettuò lo sgravio e l’esattoria mi comunicò atto di recesso e mi pregò di soprassedere dalla iscrizione dei ricorsi al ruolo della commissione, sui quali fui costretto ad applicare tre marche da Euro 14,00.
Ma non è finita così. Ora mi è arrivata una nuova cartella nella quale hanno inserito ancora le stesse tasse che mi erano state sgravate dal comune e per le quali l’esattoria aveva effettuato il recesso.
Mi hanno detto che la colpa è dell’ufficio tributi del comune perché i ruoli li fornisce quell’ufficio all’esattoria, e sono stato ugualmente minacciato di fermo dell’autovettura. Quindi dovrei fare ancora tre ricorsi davanti alla commissione tributaria, spendere altri tre bolli, attendere anni ed intanto farmi vendere la vettura. Oppure mettermi in fila agli sportelli, chiedere comprensione o farsi raccomandare dal sindaco e perdere altri soldi, quando invece in un paese civile chi paga è chi commette gli errori, non chi li subisce!!
E pensare che l’attuale dirigente dell’ufficio tributi del Comune di Rieti è uno che viene da un paese dell’ex stato borbonico che dovrebbe sapere bene che certi sistemi sono finiti da tempo.
Ora voglio vedere proprio come andrà a finire. E’ certo che non pagherò il tributo non dovuto. Prometto che vi terrò informati >>.

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