<< E' con grande commozione e onore che oggi chiudo la mia quinquennale esperienza alla Presidenza dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona "FUSCONI LOMBRICI RENZI" di Norcia (nella foto), una fra le più belle esperienze della mia vita personale e istituzionale >> Questa la dichiarazione di Umberto LIBERTI, in occasione della scadenza del mandato di Presidente dell’IPAB. << L’Azienda, nata dalla fusione di due IPAB locali, è stata istituita il 1 maggio del 2007 - ha proseguito LIBERTI. Superate le non semplici fasi burocratiche iniziali, l’opera del Consiglio di Amministrazione è stata da subito tesa al recupero e al miglioramento del patrimonio edilizio lasciato dai benefattori, a Norcia e fuori Regione, il vero e il più consistente sostentamento del Bilancio (che in totale ammonta a circa 1,6 milioni di Euro l’anno): dal recupero di immobili fatiscenti al miglioramento dello stato di altri, al giusto adeguamento dei contratti di locazione, avendo sempre attenzione primaria alle esigenze dei più bisognosi (varie e fruttuose le collaborazioni con la Caritas, l’Unitalsi e altri Enti e Associazioni del Terzo Settore e del no-profit), fino ai progetti che hanno consentito e consentiranno l’apertura di nuovi uffici pubblici nel nostro capoluogo. Fondamentale e prezioso il lavoro svolto in sinergia con l’ASL3 della Regione Umbria con il convenzionamento presso la Residenza Protetta di un sempre maggiore numero di posti-letto (da 16 a 28) per anziani non autosufficienti provenienti dal territorio della Valnerina, di Foligno e di Spoleto.

Nella nostra Residenza, a differenza di quanto accadeva precedentemente, è stata sempre assicurata, nel rispetto della dignità personale e a tutela della salute e del benessere degli ospiti, la presenza periodica di figure professionali centrali: il Direttore sanitario, il Cardiologo, il Fisiatra, il Fisioterapista, lo Psicologo oltre all'assistenza stabile e qualificata degli uffici Amministrativi, dell’Assistente sociale, degli Infermieri e degli Operatori socio-sanitari (tutte figure professionali, queste ultime, oggi in pieno organico): non è un caso se, il riconoscimento istituzionale del ruolo assunto dall’Azienda nel panorama regionale ha comportato, nel nostro istituto, una presenza media giornaliera di ospiti cresciuta costantemente fino a divenire tra le più alte della nostra regione. Abbiamo lavorato, infine - ha continuato il Presidente uscente - ai progetti per il futuro: sono di imminente avvio speciali attività quali la Casa famiglia, il Giardino terapeutico, il Centro diurno e il Banco alimentare (non ancora inaugurati solo per il rispetto dei lunghi adempimenti burocratici) ed in fase di completamento (in buona parte già finanziato con propri fondi di bilancio) le infrastrutture di loc. Freddara, per ospitare, in accordo con i vertici della ASL3, pazienti malati di Parkinson ed Alzheimer. Ancora, fermo alla sola fase di progetto di massima, l’ampliamento della residenza protetta stessa. Siamo, dunque, fieri di poter dire che ora la nostra IPAB e' figura trainante nei servizi territoriali e socio-assistenziali che ora, anche per legge, dovranno essere predisposti dalla nuova Unione dei Comuni. A nome mio - ha concluso LIBERTI - e di tutti i miei preziosissimi collaboratori del CdA, con i quali ho condiviso il lavoro e l'impegno di cinque anni che non dimenticheremo mai, desidero ringraziare, il personale dipendente e non, tutte le Istituzioni e le persone che ogni giorno non hanno smesso di assicurarci il proprio sostegno e aiuto concreto: gli organismi regionali politico-amministrativi e la ASL3, le due amministrazioni del Comune di Norcia, la prima guidata da Nicola ALEMANNO che ha dato fiducia a me e alla mia squadra di lavoro e che ha permesso nel 2007 la nascita dell'Azienda come ora la conosciamo, la seconda che attualmente governa Norcia, retta dal Sindaco STEFANELLI. E un pensiero particolare, insieme alla Diocesi, alla Caritas e agli Enti confessionali e di volontariato dell'Umbria e della Valnerina, va a Mons. Mario CURINI, compianto Arciprete e Parroco di Norcia, che nelle nostre iniziative ha creduto e che, con consigli, idee e soprattutto esempi ci ha aiutato a realizzarle. Che la persona, specialmente quella più indifesa, fragile e bisognosa, al di là di ogni demagogia, sia sempre al centro dei nostri pensieri e del nostro impegno: lunga vita alla nostra IPAB e buon lavoro a chi inizia ora ad amministrarla >>.