Il prossimo 13 luglio, alle ore 16.00, presso la sede dell’Università Agraria di Colle di Tora (nella foto), la CGIL Rieti incontrerà le associazioni delle valli del Salto e del Turano. << Alla presenza di amministratori della Regione Lazio, della Provincia e delle amministrazioni comunali, con la partecipazione delle associazioni degli agricoltori, della CNA, della Camera di Commercio e delle associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro, nonché dell’ENAIP s farà il punto di un anno di lavoro al progetto valli reatine, lanciato da CGIL, CISL e UIL di Rieti ad aprile 2011 - ha dichiarato Antonio POLIDORI, Segretario provinciale della FLAI CGIL. In questo anno abbiamo lavorato sodo alla stesura di alcuni progetti che aspettano di essere messi nella agenda delle priorità del territorio, progetti che spaziano dalla ripresa delle colture di oliveti posti ai limiti della quota dell'habitat naturale, alla organizzazione dell'albergo diffuso ad un progetto di ripristino di una vecchia mola a scopi didattici ed alla ricostruzione di una vecchia centrale idroelettrica, per ciò abbiamo fondato e gemellato alcune Associazioni che si prefiggono di lavorare in sinergia tra esse e con le amministrazioni per contribuire alla ripresa ed allo sviluppo delle valli Salto e Turano.

Va detto che soprattutto in quest'anno tutti, abbiamo dovuto drasticamente accorgerci di quanto sia cambiato e stia cambiando il mondo in cui viviamo, e per quello che ci riguarda, quanto pesanti sono le ricadute sulla nostra rappresentanza sociale, perciò il progetto vuole anche esplorare percorsi alternativi per ridare valore al lavoro nel nostro territorio. Ci inseriamo con questa nostra iniziativa nella più generale proposta che FLAI, FAI e UILA avanzano a livello nazionale, proposta che ieri (ndr 9 luglio) ha visto discutere numerosi ministri del Governo in carica in un convegno sulla montagna (ndr La montagna, il bosco il lavoro forestale, risorse per un nuovo modello di sviluppo produttivo. Cinema Capranica, Roma) e che in assoluta autonomia ed identità di vedute abbiamo già iniziato ad implementare a Rieti. Inutile non sottolineare - ha concluso POLIDORI - che mentre avanziamo proposte concrete e fattibili continuiamo ad esercitare la nostra critica verso un modello di gestione della spesa pubblica, quello degli appalti decisi non si sa dove e non si sa perché, che é un modello di gestione del potere, che taglia fuori le comunità locali, i cittadini delle valli, e che agisce in modo autoreferenziale producendo con questo una scarsissima efficacia della spesa in termini di ricadute positive per il territorio ed un elevato costo per la collettività. Dal confronto, ci auspichiamo costruttivo, che scaturirà dalla iniziativa del 13 contiamo di iniziare la fase II del Progetto Valli, quello della realizzazione concreta degli interventi che ci stanno a cuore >>.