La Squadra Mobile di Rieti, a conclusione delle indagini volte alla identificazione dei resti umani rinvenuti nel lago del Salto lo scorso mese di ottobre, ha confermato che si trattano di quelli del giovane scomparso Daniele MARI. Il ragazzo aveva lasciato la propria abitazione, senza farvi più ritorno, nel 2008 e vane erano state le assidue ricerche di tutte le Forze dell’Ordine, estese anche in ambito nazionale e concentrate soprattutto all’interno del lago del Salto dove era stato probabilmente avvistato l’ultima volta. Infatti, nello scorso mese di ottobre, nel bacino lacustre, due pescatori avevano rinvenuto una scarpa, al cui interno vi erano ancora resti di ossa umane e successivamente, il 31 ottobre, era stata rinvenuta l’altra scarpa. Nell’occasione, gli investigatori hanno avuto immediata sensazione, parzialmente confermata dalle testimonianze, che tali resti appartenessero al giovane Daniele, ed hanno così interessato il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica per gli accertamenti tecnici di competenza. Gli esami effettuati dalla Sezione di Biologia Forense del Servizio di Polizia Scientifica della Direzione Centrale della Polizia Anticrimine di Roma hanno purtroppo totalmente confermato la compatibilità del DNA dei resti rinvenuti con quella dei genitori del ragazzo scomparso, ponendo fine alle residue speranze di rintraccio coltivate dai suoi congiunti.