Ancora una risposta scritta del Sindaco STEFANELLI (nella foto) ad una interrogazione consiliare. Questa volta riguarda la questione posta dal Consigliere del PdL Cristina SENSI sull’alienazione dei fabbricati agricoli, ex Esau, presenti in alcuni centri frazionali del Comune di Norcia. Al centro dell’interrogazione un bando di prossima scadenza, << … difficilmente interpretabile, generalmente impreciso e male impostato - detta della SENSI - con il quale l’Amministrazione nursina metterà in vendita immobili di proprietà comunale adibiti a stalle. << Si tratta di un’interrogazione vaga ed in alcuni punti priva di fondamento - si legge nel documento - soprattutto laddove viene imputata una difficoltosa e contrastante interpretazione delle clausole contenute nell’avviso di vendita in pubblicazione. Per quanto attiene alla determinazione dei valori di stima, prescindendo dal fatto che gli stessi sono stati oggetto di approvazione nella precedente seduta del Consiglio comunale del 06/07/2011, appare opportuno ricordare come le tipologie degli immobili considerati non risultino tutte eguali, sia per quanto attiene alle singole rendite catastali, che per entità delle superfici. Tutte le strutture vennero al tempo realizzate da parte dell’Ente di Sviluppo Agricolo dell’Umbria, richiedendo ed ottenendo specifica concessione edilizia ed effettuando anche successivamente i collaudi di competenza. I manufatti in questione - prosegue Gian Paolo STEFANELLI - sono predisposti per consentire l’allaccio alla rete di alimentazione elettrica, che dovrà essere effettuato da parte dell’acquirente.

Il fatto che il bando abbia previsto l’alienazione degli immobili in unico lotto anziché per singoli sub-alterni è dipesa esclusivamente dall’esigenza di evitare ulteriori oneri per l’Amministrazione procedente, in dipendenza di frazionamenti e computi per l’attribuzione delle relative quote di proprietà delle parti ritenute comuni; operazioni queste che potrebbero risultare inutili, nel caso di un unico acquirente dell’intero blocco >>. E poi altre precisazioni: << L’avviso di alienazione in questione, costituendo un mero adempimento di carattere gestionale, è sottratto a logiche politiche poiché deve risultare rispettoso soltanto di specifiche normative di settore, fermo restando che i preposti Uffici sono sempre stati a disposizione per dare indicazioni e chiarimenti, qualora ciò fosse necessario, per assicurare il buon fine della procedura, nonché per regolarizzare ben dopo 32 anni!!! dalla costruzione dei manufatti, una situazione a dir poco inverosimile >>. Non si rileva pertanto l’opportunità, ad avviso del Sindaco, di annullare o tantomeno ritirare il bando in questione. << Appare inoltre del tutto fuori luogo, nonché contrario ai principi degli incanti - conclude il Sindaco - assoggettare il bando stesso ad una serie di suggerimenti, che potrebbero essere anche interpretati quali volontà di condizionamento del libero mercato >>.