<< Oggi l’Umbria ha uno strumento in più per fronteggiare le sfide del mercato globale e occupare uno spazio significativo nel settore del turismo, non solo nazionale >>. Questa la dichiarazione di Fabrizio BRACCO (nella foto), Assessore regionale al Turismo, commentando la recente approvazione del Piano triennale di indirizzo strategico per il turismo 2011/2013 da parte del Consiglio regionale ed i dati positivi elaborati e pubblicati dall’Osservatorio della Regione, relativi al periodo gennaio-agosto 2011. << Il Piano - ha proseguito BRACCO - rappresenta infatti quello strumento che ci consente, attraverso un approccio innovativo, di imprimere una spinta maggiore ad un settore che costituisce un fondamentale volano dello sviluppo della nostra economia. L’obiettivo è di compiere quel salto di qualità, in termini di misure, idee, azioni di sistema, che consenta all’Umbria di agganciare la ripresa che si sta manifestando sul territorio. I dati certificano questo andamento. Nel periodo da gennaio ad agosto di quest’anno l’Umbria ha fatto registrare un incremento nel settore alberghiero del 7,35% negli arrivi e del 6,34% nelle presenze, soprattutto per quanto riguarda gli stranieri (+14,79% arrivi e +12,46% presenze) rispetto agli italiani (+4,58% arrivi e +3,97% presenze). Un trend positivo che si ripropone anche per l’extralberghiero dove si assiste ad un più 8,37% negli arrivi e più 8% nelle presenze. Colpisce la crescita, di quasi il 70% dei turisti polacchi (con +41,59% di presenze e un notevole incremento soprattutto nell’alberghiero), a dimostrazione del valore che per la nostra Regione ha il turismo religioso, e l’affacciarsi consistente di arrivi da Paesi come la Cina, l’Australia e il Brasile.

E’ dunque in questo contesto - ha proseguito l’Assessore - che si avvia l’operatività del Piano che prevede una innovativa strategia di marketing, anche avvalendosi delle più moderne tecnologie, ed un unico soggetto responsabile per la promozione integrata dell’Umbria con l’obiettivo di mettere in rete eccellenze, tipicità, qualità dei servizi e delle strutture. La sfida che intendiamo cogliere è di ricondurre ad unicità le variegate opportunità offerte dai territori, in una visione dell’Umbria fondata sulla qualità dell’ambiente e del paesaggio, delle città e dei centri storici, dell’ospitalità, della cultura e delle iniziative sportive, una regione che si caratterizza per la qualità del vivere. Ciò - ha concluso BRACCO - integrando la filiera turismo-ambiente-cultura con quella più articolata del turismo-commercio-ambiente-cultura-artigianato-agricoltura di qualità e centri storici >>. Secondo i dati raccolti dal Servizio Turismo della Regione, la maggiore affluenza nel settore alberghiero si è registrata nei comprensori Tuderte (+25,29% arrivi e +22,80% presenze) e Amerino (+10,82% arrivi e +18,14% presenze). Incrementi a due cifre negli arrivi nei comprensori Alta Valle Tevere (+12,07% arrivi e +7,19% presenze) e Spoletino (+10,81% arrivi e +5,75% presenze). Molto buoni i flussi negli altri comprensori. Solo nei comprensori Trasimeno e Ternano si registra un calo dei turisti italiani (Trasimeno: -5,44% arrivi e -0,42% presenze; Ternano -3,40% arrivi e -0,08% presenze) che l’aumento degli stranieri non riesce a compensare negli arrivi (Trasimeno -0,92% arrivi e +6,32% presenze; Ternano -1,62% arrivi e +0,08% presenze). Variazioni negative si registrano nelle presenze degli stranieri nei comprensori Eugubino (-2,21%), Spoletino (-0,19%) e Orvietano (-1,99%), ma sono compensate dagli incrementi degli italiani e non emergono a livello alberghiero generale. Nel settore extralberghiero la maggiore affluenza si è registrata nei comprensori Folignate (+18,31% arrivi e +21,96% presenze), Eugubino (+19,46% arrivi e +12,24% presenze) e Valnerina (+14,63% arrivi e +13,23% presenze). Incrementi a due cifre si sono avuti, negli arrivi, nei comprensori Spoletino (+12,98% arrivi e +9,65% presenze) e Tenano (+13,56% arrivi e +8,27% presenze) e, nelle presenze, nel comprensorio Trasimeno (+5,86% arrivi e +10,52% presenze). Molto buoni i flussi negli altri comprensori. Solo nel comprensorio Alta Valle Tevere si evidenzia un calo di turisti italiani (-5,61 arrivi e -4,78% presenze) che l’aumento degli stranieri non riesce a compensare (-1,96% arrivi e +1,17% presenze). Diminuiscono le presenze degli italiani nel comprensorio Amerino (-8,35%) e le presenze degli stranieri nel comprensorio Spoletino (-1,67%), ma sono compensate dai flussi degli altri comprensori e non emergono a livello extralberghiero generale. Le principali correnti italiane si confermano Lazio (+11,97% arrivi e +8,33% presenze), Lombardia (+7,57% arrivi e +9,09% presenze) e Campania (-1,88% arrivi e +0,08% presenze): le prime due variano positivamente sia negli arrivi che nelle presenze degli esercizi alberghieri ed extralberghieri, mentre la terza diminuisce nell’alberghiero e negli arrivi dell’extralberghiero. Incrementi a due cifre dalla Toscana (+12,22% arrivi e +16,18% presenze), parzialmente dall’Emilia Romagna (+10,16% arrivi e +8,39% presenze) e dal Piemonte (+10,10% arrivi e +13,19% presenze). Le principali correnti straniere sono: Paesi Bassi (+5,36% arrivi e +3,54% presenze), Germania (+6,16% arrivi e +9,28% presenze), Belgio (+8,52% arrivi e +8,66% presenze), USA (+13,88% arrivi e +11,38% presenze), Regno Unito (+2,93% arrivi e +5,22% presenze, nonostante percentuali negative nell’alberghiero), Francia (+3,06% arrivi e +7,56% presenze) e Polonia (+69,99% arrivi e +41,59% presenze).