I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, unitamente ai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Cittaducale, in esecuzione di una Ordinanza di custodia cautelare, hanno tratto agli arresti domiciliari il Sindaco del Comune di Cittaducale, Giovanni FALCONE (nella foto). L’amministratore civitese viene ritenuto responsabile di tentata concussione e peculato. L’ordinanza emessa dal GIP Andrea FANELLI, e richiesta dal PM Cristina CAMBI, ripercorre mesi e mesi di indagini da parte dei Carabinieri, avviate sia in seguito ad una serie di esposti inviati da alcuni consiglieri di minoranza al Comando provinciale dei Carabinieri di Rieti, sia, soprattutto, dalle dichiarazioni rese ai Carabinieri dal Comandante dei Vigili Urbani del Comune di Cittaducale. Ed è proprio il Comandante della Polizia Municipale la vittima del reato di tentata concussione contestato al Sindaco. Infatti, FALCONE viene indagato in quanto: “… nella qualità di Sindaco, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, ponendo in essere condotte intimidatorie nei confronti del Comandante dei Vigili, consistenti nella sottrazione di poteri a lui devoluti e sotto la minaccia del licenziamento, compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a costringerlo, o comunque ad indurlo, ad omettere atti del suo ufficio o a compiere atti contrari ai doveri del suo ufficio, onde procurare vantaggi in favore di terzi”. Le indagini dei Carabinieri si sono concentrare su quattro vicende in particolare: 1) concorso per il rilascio di noleggio di autovetture con conducente che il Comune di Cittaducale aveva intenzione di indire nel giugno 2010. Il Comandante della Polizia Municipale era stato nominato Presidente di Commissione e doveva organizzare il bando di concorso e selezionare i candidati.

Il Sindaco nell’occasione gli impose di stravolgere i canoni di imparzialità e legalità al fine di favorire 4 persone “vicine all’Amministrazione”. A seguito del rifiuto da parte del pubblico ufficiale di sottostare alle illecite richieste del primo cittadino, costui subì un’arbitraria procedura di demansionamento (consistente nel mancato rinnovo dell’incarico di Responsabile del settore Sicurezza Urbana) evidentemente adottata al fine di piegarlo alla volontà dell’Amministrazione comunale; 2) revoca dell’ordinanza di chiusura di un esercizio commerciale. Nel giugno 2010 il Comandante dei Vigili rilevò delle palesi difformità sotto il profilo urbanistico di un esercizio commerciale per prodotti di giardinaggio e casalinghi di Cittaducale che aveva arbitrariamente raddoppiato la superfice di vendita rispetto a quella precedentemente autorizzata. Il pubblico Ufficiale sanzionò l’esercente per l’irregolarità e ordinò la chiusura dei locali abusivi. Ma il Sindaco, contrariato da tale azione che colpiva una persona “vicina all’amministrazione”, ordinò al Comandante di revocare l’ordinanza emessa, e di non apporre i sigilli. Il Comandante non revocò l’ordinanza ma, subendo le minacce del sindaco, di fatto non la rese esecutiva; 3) rilascio del parere di conformità per l’apertura di un esercizio commerciale abusivo. Nel mese di ottobre 2010 il Sindaco ordinò al Comandante della Polizia Municipale di rilasciare il parere di conformità per l’apertura di un esercizio commerciale per la vendita di prodotti per l’agricoltura. Il pubblico ufficiale, rilevando delle palesi difformità alle norme inerenti la sicurezza, espresse parere sfavorevole. Anche per tale vicenda, che colpiva una persona “vicina all’Amministrazione”, il sindaco minacciò di licenziamento il Comandante dei Vigili e, seppure l’esercizio era sprovvisto di autorizzazione, con fascia tricolore presenziò alla sua inaugurazione. Le indagini hanno altresì appurato che il gestore del negozio è anche “socio di affari” del sindaco in un’avviata attività commerciale aperta in Lituania; 4) la Sagra dell’Amatriciana svoltasi senza autorizzazione sanitaria. Nel mese luglio 2010 il Sindaco ordinò al Comandante dei Vigili di rilasciare l’autorizzazione per lo svolgimento della “Sagra dell’Amatriciana” che doveva svolgersi in Piazza del Popolo di Cittaducale. Il pubblico ufficiale riscontrò l’assenza della prevista autorizzazione sanitaria obbligatoria per la preparazione e la somministrazione di pietanze cucinate sul posto. Anche tale intervento mandò il primo cittadino su tutte le furie che non solo autorizzò comunque lo svolgersi della manifestazione, ma, nel contempo, costrinse il Comandante dei Vigili a presenziare all’evento. Nel mese di novembre del 2010 il Comandante dei Vigili, stanca dei continui soprusi ai quali veniva sottoposta dal Sindaco, si rivolse ai Carabinieri che ne raccolsero la denuncia e avviarono articolate indagini, corroborate anche da attività tecniche di intercettazione. Il Comune di Cittaducale, su disposizione della Procura della Repubblica di Rieti, fu così monitorato per diversi mesi, fu acquisita e studiata una copiosa documentazione amministrativa, furono escussi molti dipendenti del Comune informati sui fatti. Le indagini hanno appurato la piena veridicità di quanto denunciato, evidenziando il reato di concussione per induzione e per costrizione operato dal sindaco, avendo egli posto in essere una vera e propria attività di “mobbing” ai danni del Comandante della Polizia Municipale al solo fine di favorire persone legate all’amministrazione comunale da lui diretta, conseguendo così un “vantaggio di natura politica”. Ma le indagini dei Carabinieri hanno appurato anche vantaggi di natura “personale” emersi nel reato di peculato. Nei pochi mesi di intercettazione i Carabinieri hanno riscontrato da parte del Sindaco un uso continuo del telefono di servizio per motivi esclusivamente personali: 3.000 chiamate per battute di caccia e 1.000 telefonate personali in paesi esteri (Lituania, Marocco, Croazia, Ucraina, Romania e Polonia).