A distanza d’un anno dalla scomparsa del baritono Giuseppe TADDEI, la città di Amatrice vuole onorare la figura di quest’artista di fama mondiale con un concerto lirico del soprano Annalisa RASPAGLIOSI, accompagnato al pianoforte da Leonardo ANGELINI. All’iniziativa, che si svolgerà martedì 9 agosto, alle ore 21.30, presso il chiostro di San Francesco, parteciperanno l’autorevole Direttore d’orchestra MAURIZIO ARENA e il giornalista Enrico STINCHELLI. Durante la serata, guidata da Peter LAUNEK, genero austriaco del carismatico cantante e autore della sua biografia, saranno presentati rari filmati del baritono in alcuni dei suoi ruoli più famosi. Giuseppe TADDEI, nato a Genova il 26 dicembre 1916, viene non a caso reputato un fuoriclasse fra gli artisti lirici di rango di tutto il ‘900. Cantante virtuoso di splendidi mezzi vocali, impeccabile nella disciplina musicale e sopratutto straordinario interprete dei più di 150 ruoli del suo repertorio (dal barocco al moderno, dal drammatico al comico), ha miracolosamente battuto ogni record di longevità artistica e vocale: più di 60 anni suonati in palcoscenico dal debutto romano in Lohengrin accanto a Beniamino GIGLI (1936) fino all’ultima recita in La Bohème al Teatro dell’Opera di Roma nel 2003. Accanto ai colleghi più celebri della sua epoca (da Maria CALLAS a Giuseppe DI STEFANO, da Renata TEBALDI a Mario DEL MONACO, da Giulietta SIMIONATO, Renata SCOTTO e Mariella DEVIA a Josè CARRERAS, Placido DOMINGO e Luciano PAVAROTTI) TADDEI si è esibito in tutto il mondo e sotto la guida musicale dei più famosi direttori d’orchestra del dopoguerra, capace di strappare autentiche ovazioni ai suoi ammiratori, suscitando da volta in volta forti emozioni.

Notevole due particolari: primo il rapporto affettuoso con lo Staatsoper di Vienna, dove TADDEI, vero e proprio beniamino del pubblico, è rimasto di casa dal ’46 fino al 1990, ricevendo le più alte onorificenze ufficiali della repubblica Austriaca. Secondo: la sua fama da leggendario protagonista nel Falstaff di Giuseppe VERDI (un ruolo con il quale Taddei nel passare degli anni ha trovato la totale identificazione). La storia posiziona Giuseppe TADDEI sul più alto gradino, riservato a pochi artisti lirici eletti da una autentica vocazione. Fortunatamente il disco ha conservato la sua voce per l’eternità. Una voce che non si dimentica.