Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota della Segreteria provinciale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia di Rieti:

<< Nei prossimi corposi movimenti di personale in ambito nazionale, che avranno decorrenza 28 luglio, Rieti per l’ennesima volta, viene esclusa da potenziamento dell’organico. Tutte le altre provincie laziali vengono rinforzate con l’assegnazione di “nuovi” agenti garantendo un ricambio al personale in servizio; tutte tranne Rieti, ove peraltro nell’anno in corso, si è registrato un cospicuo numero di pensionamenti. Il prossimo anno, ulteriori dieci-dodici dipendenti, verranno posti in pensione per raggiunti limiti di età, senza probabile ricambio con conseguenti problemi oltre che per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche per il quotidiano lavoro svolto dagli Uffici di Polizia. La situazione diventa insostenibile considerando che Rieti, ed in particolare la bassa sabina, è diventata “periferia” di Roma; zone marginali che risentono sempre più fortemente l’influsso della criminalità capitolina, che inizia ad estendere il proprio territorio fino ad arrivare alle porte di Rieti. La Polizia di Stato contrasta questo crescente fenomeno con un posto di Polizia, quello di Passo Corese, che conta otto poliziotti, sei dei quali ultra cinquantenni e con nessuna prospettiva di incremento o ricambio di personale. E se a Rieti la carenza di personale viene attenuata dal quotidiano sacrificio dei poliziotti e dalla competenza e capacità organizzativa di chi li dirige, in Sabina, ormai periferia di Roma, tutto ciò, inevitabilmente, non accade.

Se a ciò si aggiunge che l’età media dei poliziotti reatini è di 45 anni, si capisce quale possano essere le reali difficoltà che quotidianamente devono affrontare e quali siano le prospettive di contrasto ad una sempre più crescente ed aggiornata criminalità organizzata. Tutti devono conoscere l’attuale situazione in cui versa la Polizia nella provincia di Rieti, per la totale mancanza di considerazione che riceve dal Ministero dell’Interno. Zero poliziotti assegnati a fronte di più di 2.400 trasferimenti in ambito nazionale, e parliamo solo degli ultimi. Ricordiamo a chi legge che è stato citato il solo Posto di Polizia di Passo Corese, ma è doveroso ricordare anche “l’agonizzante” Posto di Polizia del Monte Terminillo, ormai definitivamente dimenticato poiché solo tre unità sono impiegate nei più disparati servizi e il Distaccamento Polizia Stradale di Amatrice che non riceve ricambio da anni. L’ombra delle varie finanziarie che i governi cercano di propinare alle Forze di Polizia, vedono sempre la piccola realtà reatina al centro dell’attenzione, ma in negativo; puntualmente incombe sulla nostra provincia la “spada di Damocle”, che ne decreterebbe la chiusura ed il conseguente declassamento della Questura a semplice Commissariato di Polizia. I poliziotti reatini, sempre più vessati dai tagli di fondi che gli impongono continui e pressanti sacrifici, additati di colpe che si vogliono scaricare su di loro da una politica scellerata ed inconcludente, sono stanchi di subire ed accettare in silenzio questi soprusi. Il Ministero risulta straordinariamente puntuale solo quando richiede di aggregare personale in qualche “scomoda” sede (vedasi Manduria, Crotone, Catania, Mineo, Lampedusa, Vicenza ecc. ecc.) assottigliando ulteriormente il numero di poliziotti impegnati nelle strade reatine. Questa O.S. non intende essere complice di questa sciatta politica gestionale del personale; non intende restare a guardare in silenzio, e porta a conoscenza anche l’opinione pubblica delle attuali condizioni lavorative in cui sono costretti ad operare i poliziotti reatini >>.