A cura dell'Avv. Gianfranco PARIS (nella foto), Direttore responsabile del mensile MONDO SABINO:

A Rieti affissioni abusive e annullamento di sanzioni amministrative, strumenti per ottenere voti alle elezioni.

<< Il 16 novembre u.s. segnalai alla opinione pubblica che c'era stato un esposto che aveva lamentato favoritismi posti in essere dall'ufficio responsabile del settore del Comune di Rieti a vantaggio di una delle agenzie pubblicitarie che operano nella città di Rieti. Il giorno 17 novembre, con una tempestività sorprendente, il Sindaco della città prese d'aceto nei miei confronti e, anziché intervenire, magari ringraziando per la segnalazione, con una inchiesta per andare a vedere che cosa stava accadendo nel settore, si sbizzarrì in insulti nei confronti della mia persona e minacce di querele. Il giorno 18 la cittadinanza apprese da una nota dello stesso Sindaco che la Giunta comunale si era riunita ed aveva deciso di dare incarico ad un avvocato di redigere querela a mio carico. E così avvenne, con la variante che quella Giunta non fu presieduta dal Sindaco che risultò assente, ma dal Vice Sindaco Sanesi e composta dai seguenti assessori: Antonio Boncompagni, Felice Costini, Giuseppe Diana, Daniele Fabbro, Gianfranco Formichetti, Antonio Perelli, Vincenzo Rinaldi, Enrico Tittoni, assenti Marzio Leoncini ed Ettore Saletti. Tale incarico, conferito a spese della collettività, consisteva anche nella verifica delle iniziative da prendere contro il sottoscritto in sede civile e penale anche in via d'urgenza!

In altre parole i predetti assessori, di fronte alla mia segnalazione, che tra l'altro reiterava e commentava la notizia già data in precedenza da Fabrizio Colarieti su Il Messaggero di Rieti, anzichè preoccuparsi in via d'urgenza di ciò che accadeva all'interno del servizio di Polizia Urbana che rilascia e controlla le licenze per i cartelloni pubblicitari, si accanisce in via d'urgenza contro il sottoscritto reo di aver segnalato la anomala situazione che si era prodotta nel settore delle affissioni. Io già in precedenza, durante la campagna elettorale che aveva registrato un comportamento omissivo del settore nel controllo di tutte le affissioni, mi ero occupato della questione come candidato alle regionali. Mi fu risposto che le cose andavano così e che non ci si poteva occupare di far rispettare le leggi! Durante quella campagna elettorale la agenzia pubblicitaria oggetto delle attenzioni della Magistratura inquirente di Rieti usufruì di ben tredici tabelloni giganti installati abusivamente per l'occasione nei quali figurarono per lo più manifesti pubblicitari dei partiti che sostenevano il Sindaco, che pur tuttavia da quanto risulta furono regolarmente verbalizzati dai vigili urbani. Ora mentre capisco il Sindaco che in questi ultimi tempi, forse perché vede svanire il suo potere a causa della fine della legislatura, si è dato ad insultare chiunque osi dire qualcosa su quanto accade in comune (vedasi l'ampio e vanesio carteggio che riguarda le risposte alle interrogazioni dei consiglieri comunali, primo fra tutti Gianpiero Marroni), non comprendo nel modo più assoluto gli assessori sopraindicati, persone tutte dalle quali mi sarei aspettato tutt'altro comportamento nella amministrazione della cosa pubblica. Io al loro posto, prima di inveire sul povero Paris a spese del comune, avrei chiesto al Sindaco, tra l'altro assente alla deliberazione con un comportamento non certo in linea con la sua veemenza verbale, di preoccuparsi di ciò che accadeva dentro il servizio di Polizia Urbana. E ce n'era motivo perché proprio in questi giorni è emerso che la Procura della Repubblica sta indagando sulla sospensione dei tredici verbali emessi a carico della nota agenzia pubblicitaria con una motivazione a dir poco ridicola, e sullo annullamento di tre ingiunzioni di pagamento a tre privati cittadini: un costruttore, un sacerdote ed un assessore comunale. Le argomentazioni con le quali sono stati presi i provvedimenti di sospensione e di annullamento sono alquanto bizzarre. Per quanto riguarda l'annullamento delle sanzioni amministrative sembra che la difesa dica che lo si doveva perché era stato promesso dal precedente Comandante Tulumello il quale, saputa la cosa, è caduto dalle nuvole ed ha negato tutto, scandalizzato! Per quanto riguarda i tredici verbali sospesi sembra che la difesa dica che un impianto pubblicitario, anche se abusivo, non è sanzionabile né rimovibile, quando il Piano generale che ne dovrebbe regolare l'installazione è in aggiornamento! Siamo in presenza di una interpretazione veramente singolare di principi giuridici fantasiosi e evanescenti. Non bisogna essere giuristi per comprendere che chi ha suggerito una tale difesa è un perfetto ignorante delle norme del codice penale, e che pur di fornire una giustificazione qualunque non ci si vergogna di scadere nel ridicolo! Ma chi si difende ha diritto a farlo, il Codice Penale codifica per l'imputato una specie di diritto alla bugia, quindi non c'è molto da meravigliarsi. C'è invece molto da meravigliarsi del comportamento degli assessori sopracitati, capitanati dal Vice Sindaco Sanesi, che con una velocità senza precedenti e con invito alla urgenza si sono accaniti contro di me per aver segnalato l'anomalia di quanto stava accadendo nel settore delle affissioni e che nulla hanno fatto per accertare se quanto veniva segnalato dalla stampa a metà novembre era vero e conseguentemente tutelare il buon nome del comune, magari disponendo un'inchiesta, visto che il sindaco si disinteressava della questione, come attesta la sua assenza alla delibera del 18 novembre sopraccitata. Così è bene ripeterli i nomi di questi assessori, se non altro in applicazione del diritto alla trasparenza: Giuliano Sanesi (Vice Sindaco), Antonio Boncompagni, Felice Costini, Giuseppe Diana, Daniele Fabbro, Gianfranco Formichetti, Antonio Perelli, Vincenzo Rinaldi, Enrico Tiuttoni. Assenti il Sindaco, Marzio Leoncini, Ettore Saletti. E a questo punto sarete curiosi di conoscere il nome dello assessore al quale sarebbe stata annullata la sanzione amministrativa!?!? Lo sapremo a suo tempo, sarebbe “comico”, se non fosse “tragico” se fosse uno di quelli che hanno concorso a formare la delibera contro di me! Ma non c'è ancora del nuovo. sembra infatti che la procura, visto che c'ha messe le mani, sia indagando su centinaia di multe annullate in tre anni con la giustificazione che l'annullamento delle sanzioni amministrative sarebbe giustificato dal pubblico interesse. Così al danno si aggiunge anche la beffa! A voi amici lettori le considerazioni che credete >>.

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