Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota del Dott. Rodolfo GIANANI, Direttore generale dell'AUSL Rieti:

<< La Direzione generale della ASL è rispettosa delle reciproche competenze istituzionali e politiche, ed infatti ha trasmesso per le consultazioni non un Atto Aziendale definitivo, già deliberato, bensì una BOZZA di Atto Aziendale, da deliberarsi soltanto dopo avere svolto le previste consultazioni, presumibilmente entro il mese di gennaio. Corre obbligo sottolineare in merito ad un aspetto parziale di tale Bozza, sulla quale si è aperto un dibattito in questi giorni, che nella struttura di Magliano non si ricoverano più neanche i maglianesi. Tecnicamente trattasi di uno dei tanti cosiddetti ospedali fotocopia, come ne abbiamo almeno altri 24 nel Lazio: sono strutture che in generale non rispondono più alle logiche sanitarie moderne, e che contribuiscono a costare al Lazio 1.350 milioni di euro all'anno di deficit. Questo deficit lo stanno pagando tutti i cittadini del Lazio, anche reatini, non solo in termini di aumento delle tasse, ma anche in termini di mancati investimenti in altri settori importanti (istruzione, trasporti, industria, ambiente, e nella stessa sanità) e quindi lo stiamo pagando in termini di disoccupazione e di perdita di posti di lavoro. Ma mantenere servizi inefficienti ed ad alto costo come quelli della struttura di Magliano, in una situazione caratterizzata dal patto di stabilità interno, non vuol dire soltanto scegliere di mantenere il deficit della Regione Lazio, scegliere di non investire e scegliere di non creare nuovi posti di lavoro.

Per dare un chiaro esempio di ciò che questo vuol dire, vale la pena ricordare che i precedenti Direttori Generali della ASL non sono riusciti ad attivare fino ad oggi il completamento del turno del Servizio di Emodinamica nel vero Ospedale di Rieti, a causa delle carenze di personale sanitario che non è possibile assumere perchè esiste un blocco giuridico alle assunzioni, blocco che è dovuto a quel deficit di cui sono anche responsabili proprio le 24 strutture come quella di Magliano. Quindi se a qualcuno di noi viene un infarto dopo le ore 14.00 il rischio di seri danni è ancora molto elevato, a causa delle difficoltà in cui ci troviamo anche per i costi della struttura di Magliano. Ciò non significa che bisogna cancellarlo, in quanto essa è una struttura che può essere utilizzata comunque per soddisfare esigenze sanitarie territoriali di Magliano e di Rieti. Essa costituisce un bene comune, un patrimonio strutturale dei reatini ed abbiamo il dovere civile di studiare come destinarlo ad attività che possano avere un mercato sanitario, rispondere ad un fabbisogno, essere competitive e possibilmente creare un indotto professionale ed economico. Pertanto, assicuriamo tutti i cittadini che le soluzioni del problema del riutilizzo della struttura di Magliano non graveranno sui soldi del finanziamento pubblico, e cioè non potranno essere a carico dei cittadini laziali e reatini stessi, già onerosamente coinvolti. Per affrontare queste tematiche, si svolgerà una riunione informale presso la ASL, il prossimo lunedì 10 gennaio, alle ore 14.30, insieme con il Sindaco di Magliano ed importanti esponenti del PdL laziale, tra i quali il Senatore Angelo Maria CICOLANI >>.