Il prossimo 9 dicembre si rinnoverà la tradizione del “Faoni” o “Festa delle Campane”. La festa è un appuntamento di rito nel calendario delle manifestazioni invernali di Norcia e della Valnerina. Gruppi di volontari, ogni anno, si preparano all'evento quando tutta la città (nella foto il Teatro comunale) e le frazioni limitrofe si illumineranno al bagliore di maestose pire di ginepro accese, grandi e suggestivi falò animati dagli stornelli di immancabili organetti e dall’allegria spensierata di persone intorno a qualche inebriante bicchiere di vin brulé, dolci e buon cibo cotto alla brace. L’organizzazione della serata è stata sempre impegnativa e il suo tramandarsi di generazione in generazione è frutto esclusivo della volontà di alcuni gruppi di persone che, pur di rivivere momenti cari ai loro genitori e ai loro nonni, sacrificano molto del loro tempo per la buona riuscita dell'iniziativa. La serata è stata da sempre una festa per tutti, una grande festa in attesa della mezzanotte, ora in cui tutte le campane della città si muovono ad annunciare il passaggio della Santa casa della Madonna di Loreto. Di fatto, il senso della tradizione, per gli abitanti di Norcia e la consuetudine cattolica, sta proprio qui. I fuochi vengono accesi per ricordare ed illuminare il cammino degli angeli che, nel lontano 9 dicembre 1291, essendo la Palestina occupata dagli infedeli, portarono in salvo la casa della Vergine, traslandola miracolosamente fino ad un bosco di lauri, oggi Loreto.

Ma quali altri riti si intreccino intorno a questo omaggio affettuoso non è facile dirlo. Ci sono elementi atavici: si va verso i giorni più corti dell’anno e bisogna scongiurare che il buio abbia il sopravvento sulla luce, la notte sul giorno, il gelo sul caldo. Ma c’è anche dell’arcano. Il fuoco non sempre distrugge, purifica anche. Ed infine, elementi spirituali. Il fuoco è il simbolo dell’amore che scende, su Maria e sugli Apostoli nel cenacolo, trasformando i discepoli in predicatori coraggiosi e capaci di farsi intendere da persone provenienti da vari paesi. Simboli e riti, forze della natura e buona volontà, tutto si esalta in questa notte della terra nursina.