Con riferimento ai progetti di realizzazione di parchi fotovoltaici in terreni agricoli, gli uffici tecnici dell’Assessorato comunale all’Urbanistica e l’Assessore Felice COSTINI chiariscono quanto segue:

<< Le opere per la realizzazione e l’esercizio di mega impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in area agricola sono soggette ad Autorizzazione unica rilasciata dall’Amministrazione provinciale, ai sensi della legge regionale 18 del 2006. In sede di Conferenza unificata, i soggetti che vi partecipano devono pronunciarsi esprimendo il parere di competenza, valutando, caso per caso, tutte le problematiche relative al singolo intervento. L’ufficio Urbanistica del Comune di Rieti è quindi parte integrante di un procedimento autorizzativo delegato dalla Regione Lazio alla Provincia di Rieti, nel quale l’espressione di un motivato dissenso da parte dell’ente non vincola l’esito finale della Conferenza di servizi. L’Autorizzazione unica per la realizzazione di tali impianti in zona agricola può essere quindi rilasciata anche in contrasto col parere dell’ufficio Urbanistica, andando a costituire una richiesta di variante da sottoporre poi alla valutazione del Consiglio comunale. Tale procedimento, oltre che in rispetto con la normativa nazionale, dovrebbe essere svolto secondo le prescrizioni indicate nelle “Linee guida per lo svolgimento del procedimento unico relativo all’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile”, nonché secondo le indicazioni del “Regolamento comunale per l’installazione di impianti per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”, approvato con deliberazione di Consiglio comunale.

La Provincia di Rieti, in tutti i procedimenti di Autorizzazione unica in corso, non riconosce però la validità delle Linee-guida regionali nonché del Regolamento comunale, disattendendo così ogni prescrizione e indicazione dei succitati dispositivi, regionale e comunale, intraprendendo un iter autorizzativo viziato nella forma e nella sostanza. Pertanto, in tutti i procedimenti autorizzativi per impianti in area agricola, l’ufficio Urbanistica esprime negativamente il proprio parere di competenza con le seguenti motivazioni principali: l’impianto, come proposto, risulta tecnicamente difforme da quanto prescritto dall’art. 6 del “Regolamento per l’installazione di impianti per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”; per l’installazione dell’impianto non risulta effettuata alcuna verifica relativa alle distanze previste dall’art. 4 comma 6 delle “Linee guida per lo svolgimento del procedimento unico relativo alla installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile di cui al D.lgs 29 dicembre 2003, n°387 ed alla L.R. 23 novembre 2006, n°18” approvate con Dgr del 13 gennaio 2010 n°16; assenza di un quadro generale attraverso il quale monitorare l’inserimento dei molteplici impianti richiesti, considerato il rischio di una contaminazione irreversibile della Piana reatina che, con l’inserimento dissennato di impianti produttivi, verrebbe a perdere la sua vocazione agricola di pregio. Il parere espresso dall’ufficio Urbanistica riporta, quindi, anche quanto stabilito dal Consiglio comunale nel Regolamento, redatto con lo scopo di preservare il nostro territorio dal punto di vista paesaggistico e ambientale, garantendo un corretto e funzionale uso del suolo attraverso un attento controllo. In definitiva, una valutazione da parte del Consiglio comunale dei progetti sottoposti ad Autorizzazione unica prima dell’esito della Conferenza di servizi sarebbe irrilevante ai fini dei procedimenti in atto. “Quanto precisato dagli uffici - ha dichiarato l'Assessore Felice COSTINI - dimostra che c’è la massima attenzione da parte dell’Amministrazione comunale nell’impedire la realizzazione di impianti nella Piana reatina e che la posizione presa in Conferenza di servizi si è sempre attenuta al Regolamento comunale. È di tutta evidenza, quindi, che l’unica strada per poter dare certezza a questa situazione passi per il riconoscimento da parte della Regione Lazio, così come previsto dalle Linee-guida nazionali, della Piana quale area da preservare per l’alto pregio paesaggistico e per la qualità delle colture praticate. Crediamo che qualsiasi allarmismo, seppure motivato dalle numerose richieste finora giunte per l’installazione di impianti fotovoltaici in terreni agricoli, debba tener conto, però, che l’azione costante effettuata dagli uffici preposti e dall’assessore all’Urbanistica è finalizzata a impedire il ripetersi di scempi come quelli già realizzati in altri periodi” >>.