Il nefrologo reatino Mario PITONI (nella foto), già conosciuto per essere l'erede di Fra Leonardo, minore francescano di Fontecolombo, ha perfezionato ancora una volta la sua “tecnologia”, oramai divenuta famosa per curare sciatica e cervicalgia, due mali che hanno la stessa origine reumatica e che mietono sempre più vittime tra quell'esercito di doloranti che si trascinano e soffrono ogni giorno, quando le medicine di sintesi non riescono a raggiungere lo scopo, non solo di guarire, ma almeno di lenire le lancinanti fitte che rendono difficilissima la vita a molti. << Dove erano fallite iniezioni di cortisone e di potenti antidolorifici che rischiavano di rovinarmi definitivamente lo stomaco - ha dichiarato una delle ultime signore sottopostasi al trattamento e tornata ora a camminare con lievità - hanno fatto miracoli le procedute del medico reatino che mi ha liberato in brevissimo tempo di un malanno che non riuscivo più a sopportare e dal quale ritenevo di non potermi più liberare. Ora sto completando con la cervicale che è già migliorata e che spero abbia a guarire del tutto >>. E così stanno facendo anche molti tassisti non più in grado di guidare a causa delle trafitture della cervicale. PITONI, molti lo ricordano, è stato Primario nefrologo dell'ospedale provinciale San Camillo DE' LELLIS, allievo del Prof. Lorenzo CAMMAROTA, grande chirurgo dello stesso nosocomio, ed ha impianto e organizzato dal nulla il reparto di emodialisi dell'ospedale reatino dopo essersi specializzato a Torino.

A pieno titolo, dunque, egli è anche l'erede di Fra Leonardo FELICI, che presso il Santuario francescano di Fonte Colombo, quello famoso della Regula Bullata, applicava una tecnica importata dalla Cina dai confratelli missionari, scoperta cinque millenni fa, quando un guerriero afflitto da sciatica, perdendo poco sangue per essere stato colpito da una lancia tra piede e malleolo, improvvisamente guarì. Il Dott. PITONI fu messo a parte dal frate di quei segreti di “ultramillenaria terapia naturale, empirica sì, ma la cui efficacia è superiore alle terapie chimiche della medicina ortodossa ufficiale”, dallo stesso Fra Leonardo, che aveva curato e guarito con tale metodo moltissime personalità e personaggi di attualità di trentanni fa, tra cui Pietro MENNEA, poi olimpionico a Mosca e recordman mondiale dei 200 metri piani, che non poteva assolutamente più correre. << La fuoriuscita del sangue dovuta alla incisione di una piccola vena può guarire un gran numero di pazienti evitando di doversi sottoporre a quella trafila di tentativi che danno quasi del tutto risultati negativi - ha dichiarato PITONI, il quale, espressione vivente della più pura delle semplicità e della conseguente modestia, ha messo a punto e sviluppato un metodo naturale d'intervento, basandolo su punture alla base della gamba afflitta o del collo, e con l'aspirazione di goccioline di sangue da alcuni punti cutanei riferendosi esplicitamene ai metodi dell'agopuntura cinese. E un poco come la vertebro-terapia praticata in Francia e in India quando si vuol curare qualsiasi dolore con un metodo naturale e si ha l'intenzione di giovare in qualsiasi malattia di organi interni, pungendo ed aspirando goccioline di sangue da alcuni punti cutanei. Tutto il dolore si genera dalla suprficie del nervo sciatico che si iperemizza, il sangue rallenta, ristagna e preme sul nervo che risponde allo stimolo pressorio e circolatorio, con acuto dolore. Opero con piccole coppe e agisco attraverso ventose che ho messo direttamente a punto e che causano un modesto rigonfiamento della pelle, assai circoscritto, che si forma in pochi secondi. Manovro per accelerare e rivitalizzare la zona e il circolo sanguigno, dopodiché compio delle punture mirate e se del caso di sciatica resistente, una piccola incisione >>. A tutto ciò, il medico che cura con “fratello sangue, come ai tempi di San Francesco”, secondo il titolo di un grande rotocalco nazionale, aggiunge specialità erboristiche e omeopatiche. Adesso, anche a Londra e negli Stati Uniti è in voga un metodo analogo a quello del Dott. PITONI, il cosiddetto cuping, che consiste nell'aspirazione di sangue nelle superfici dolenti del corpo, schiena e persino nel volto.