Con l’Alto Patrocinio del Ministero dell’Interno e sotto l’egida del Touring Club Italiano, con il patrocinio della Provincia di Rieti e del Comune di Leonessa, la sezione del CAI di Rieti inaugurerà, il prossimo 18 settembre, a Leonessa, la mostra, in collaborazione con il CAI de L’Aquila, dedicata all’alpinista Stanislao PIETROSTEFANI, medaglia d’oro del Club Alpino Italiano (fino al 4 ottobre - ingresso libero). L’appuntamento è presso il Leo Hotel, alle ore 18.00. In questa occasione verrà presentato il libro "Stanislao PIETROSTEFANI. L’Alpinista, l’Uomo, l’Istituzione", a cura di Ines MILLESIMI, che raccoglie oltre ai documenti storici e ai diversi contributi, le bellissime foto recenti dei monti di casa nostra scattate dall’alpinista Enrico FERRI. L’evento rientra nel programma “Montagne nel cuore. Percorsi di cultura in montagna” e si svolgerà contemporaneamente all’aggiornamento nazionale degli esperti di tutela ambiente montano (TAM - Tutela Ambiente Montano) del Club Alpino Italiano, riuniti per confrontarsi su temi montagna, neve e sviluppo sostenibile. Domenica 19 il CAI di Rieti, con la sottosezione di Leonessa, organizzeranno un’escursione a Terminillo per scoprire la targa dedicata alla più nota via alpinistica aperta sul Massiccio nel 1932, la CHIARETTI-PIETROSTEFANI. Appuntamento alle ore 09.00 a Leonessa, presso il Leo Hotel, oppure alle ore 10.00 a Terminillo, presso il Rifugio SEBASTIANI. Ulteriori info: www.cairieti.it.

Leonessano d’origine ma aquilano d’adozione, PIETROSTEFANI ricevette a Mantova nel 1998 la medaglia d’oro del Club Alpino Italiano, massima onorificenza. Questo importante riconoscimento era motivato dal fatto che egli si era dedicato per tutta la sua lunga e avventurosa vita all’associazione: frequentazione, conoscenza delle montagne e loro valorizzazione, erano questi i principi del suo operare, in qualsiasi città si trovasse a rivestire la carica di Prefetto (L’Aquila, Gorizia, Caltanissetta e Arezzo). Dal suo ricco archivio, donato dalla Famiglia PIETROSTEFANI al CAI dell’Aquila e messo a disposizione del CAI di Rieti dopo il terremoto, emergono documenti molto interessanti che lo rivelano come uno dei precursori di una legislazione specifica per la montagna. Pochi sanno che nel ’43 aveva scritto la prima edizione della Guida del Gran Sasso, dimostrando un amore incondizionato per le Terre Alte d’Abruzzo che cercava di promuovere con il rispetto per la loro natura specifica, salvaguardandone l’integrità. Classe 1908, è stato fondatore a soli 18 anni, insieme al suo amico alpinista Roberto CHIARETTI (Presidente della Provincia di Rieti nel '58), della sottosezione di Leonessa. Il CAI di Rieti lo ricorda come il pioniere dell’alpinismo sul Massiccio del Terminillo, con l’apertura della prima via di roccia CHIARETTI-PIETROSTEFANI, tracciata con il suo amico. La sottosezione di Leonessa lo riconosce come il primo a praticare su queste montagne lunghe traversate di scialpinismo. Fu socio sin dal 1928 del Touring Club, che seppe rappresentare al meglio per mezzo delle sue relazioni tecniche e delle sue proposte di valorizzazione turistica. Fu Presidente del CAI dell'Aquila e membro del Direttivo Centrale, socio CAI sino al 2005, anno della sua morte. Rappresentò anche per i più giovani un riferimento, per l’impronta personale e mai enfatica, ferma ma gentile che sapeva dare alla sua azione all’interno del Club Alpino Italiano.