Sabato 17 luglio, con inizio alle ore 18.00, sul sagrato della Basilica di Santa Maria, verrà rappresentato il “Processo d’Appello” a Beatrice CENCI, sceneggiato sulla base di un testo scritto dal giornalista Guido BOSSA e interpretato dagli attori del Teatro Rigodon di Rieti, con la regia di Alessandro CAVOLI. L’accusa e la difesa verranno interpretate rispettivamente dagli avvocati Attilio FERRI e Elena LEONARDI del Foro di Rieti. La giuria popolare, presieduta dal Prof. Avv. Angelo PICCHIONI, sarà composta da abitanti del Comune di Petrella Salto. La tragica vicenda di Beatrice CENCI appassionò le cronache non solo romane della fine del XVI secolo. Beatrice, giovane nobildonna, fu giustiziata per parricidio dopo un processo sbrigativo e carente di garanzie, istruito per volontà del Papa Clemente VIII e conclusosi con lo sterminio dell’intera famiglia: oltre a Beatrice, la madre e un fratello. Altri parenti ed esecutori materiali del delitto erano stati uccisi durante l’istruttoria. Dopo l’esecuzione, che i romani seguirono con intensa partecipazione, Beatrice divenne, nell’immaginario collettivo, un’eroina popolare, simbolo della ribellione contro un padre violento e prepotente che la teneva segregata nella rocca di Petrella e che forse le aveva usato violenza, e vittima altresì del potere, rappresentato dal Papa che non si lasciò commuovere dalle circostanze attenuanti, timidamente presentate dalla difesa nel giudizio.

Con il “processo di appello” che si terrà a Petrella, teatro del delitto e delle prime indagini, si vorrebbe, a più di quattro secoli dagli eventi, restituire a Beatrice la parola che nel primo processo non le fu concesso di pronunciare compiutamente a sua difesa. L’intento è di presentare ai posteri la figura di una giovane donna che fu anche vittima di violenza domestica e della prevaricazione delle istituzioni dell’epoca. Sulla figura di Beatrice, nobilitata dal romanzo ottocentesco, dalla letteratura romantica e dal teatro moderno, l’Associazione Rigodon ha in programma una serie di iniziative culturali da sviluppare nel corso del tempo. Inoltre, per il Comune di Petrella Salto il “Processo” sarà l’occasione per far conoscere ad un più vasto pubblico il patrimonio storico del Cicolano e le bellezze naturali, paesaggistiche e ambientali di una delle zone più caratteristiche dell’Appennino centrale, fra i monti Terminillo e Velino, ai confini della provincia dell’Aquila.