Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota del Sen. Angelo Maria CICOLANI, Coordinatore provinciale del PdL:

<< Il contenuto della manovra correttiva del Governo, nella parte che riguarda la soppressione di alcune province, tra cui la nostra Provincia di Rieti, ci coglie di sorpresa e non può essere assolutamente condiviso, non solo nel merito, ma soprattutto nel metodo. Non ci sfugge certamente che sia necessaria e ineludibile una migliore organizzazione del nostro Paese al fine di ridurre sia la spesa complessiva sia di semplificare la vita ai cittadini, diminuendo il numero e migliorando la qualità degli enti che presidiano il governo del territorio. Sono, infatti, in itinere, con tempi già programmati, i provvedimenti legislativi riguardanti la riorganizzazione degli enti locali, primo tra tutti il complesso dei decreti legislativi concernenti il federalismo fiscale, all'interno del quale, nell'attuazione delle norme per Roma Capitale si impone un riordino delle province del Lazio, legato alla già prevista abolizione della Provincia di Roma nella sua attuale configurazione. Dal punto di vista del metodo è in questa sede che deve essere ricercata la soluzione organizzativa e del costo complessivo dell'impianto amministrativo dello Stato, anche in virtù delle nuove funzioni che vengono decentrate. Ogni decisione assunta al di fuori di questo contesto, essendo priva di un logico e coerente quadro motivazionale, rende la stessa decisione non solo del tutto inopportuna, ma anche di dubbia costituzionalità.

La deliberata abolizione di poche piccolissime province è solo un provvedimento manifesto per poter dire che si è avviato il primo passo verso il risanamento, tralasciando il fatto che tale previsione della manovra è insignificante nell'entità, in quanto tratta un complesso di province che amministrano il 3% della popolazione, e soprattutto va a colpire proprio quelle popolazioni che più di altre hanno bisogno della presenza dello Stato e di una perequazione nell'erogazione dei servizi. È così che invece di tutelare i territori montani, di premiare le popolazioni che con la loro residenza presidiano il territorio tra mille problemi in ordine a ogni tipo di servizio (scolastico, postale, sanitario, di trasporto), per esporre un manifesto, si propone un discutibilissimo risparmio sulle spalle di chi è già discriminato in termini negativi. Porteremo queste ragioni in tutte le sedi per modificare la decisione assunta in Consiglio dei Ministri. Per concertare le forme di mobilitazione, nella giornata di domani abbiamo convocato un coordinamento provinciale del PdL, allargato ai consiglieri regionali, ai consiglieri provinciali, ai nostri sindaci e agli amministratori dei comuni della Provincia >>.