Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera aperta del Sen. Angelo Maria CICOLANI:

<< Mentre nel paese è in corso uno sforzo di dialogo fra le forze politiche teso ad avviare una fase in cui prevalgano più gli interessi generali che quelli di fazione, assisto con stupore come a Rieti siano ancora presenti in modo non del tutto trascurabile forze prigioniere di un pre-giudizio, che gli impedisce di vedere anche la più evidente e oggettiva realtà.
Il tema è la cittadinanza onoraria del dott. Gianni Letta, sulla quale una parte della sinistra cittadina manifesta apertamente contrarietà.
Faccio alcune premesse.
Intanto parliamo di una persona (il dott. Letta), che, a detta anche di leaders del centrosinistra (Veltroni e D’Alema) è un uomo di taglio prettamente istituzionale, per accentuare il quale non si è mai candidato all’interno di nessun partito. E’ un uomo che, nel 2006, forze parlamentari rappresentative della metà del popolo italiano avrebbero voluto come Presidente della Repubblica.
E’ l’uomo che, a detta di tutti, senza distinzione di colore politico, garantisce, anche nei momenti più difficili e senza mai perseguire obiettivi diversi dagli interessi generali, il dialogo fra le istituzioni del paese e, spesso, fra le forze politiche.
E’ un uomo che è stato decisivo per affrontare tutte le emergenze (dai rapimenti nei paesi arabi, all’Abruzzo, all’Alitalia, ecc ...). E potrei continuare ancora e ancora.

Quest’uomo non è un estraneo per la nostra città, ma, attraverso la sua famiglia, ne ha vissuto gli eventi da decenni a questa parte, e, nei ruoli che si è trovato a ricoprire nella sua vita, ha sempre manifestato interesse e vicinanza.
Di recente il suo interesse e la sua vicinanza sono diventate più evidenti per il suo sostegno ad iniziative culturali (non politiche) di straordinaria rilevanza sia per la città sia per il loro valore in sé.
E’ per questo che ritengo assolutamente opportuna l’iniziativa del Comune di Rieti di conferire la cittadinanza al dott. Letta, e, credo, che interesse della città sia incoraggiare e far sentire la propria simpatia e riconoscenza a tutti coloro, ancor più se non sono residenti, che promuovono iniziative tese a darle valore, come nel caso del dott. Letta, assolutamente benemerito per Rieti, e che tutto ciò avvenga in uno spirito comune.
Eviteremmo, tra l’altro, l’utilizzo di logiche di fazione su temi e su nomi, che, certamente, non lo meritano e non lo vogliono >>.