Riguardo alla problematica dei rifiuti solidi urbani e al loro trattamento, riportiamo integralmente una dichiarazione dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Rieti, Dott. Antonio BONCOMPAGNI:

<< E’ di estrema attualità il tema sul trattamento dei rifiuti solidi urbani visto che oramai è acclarato il fatto che il rifiuto è una risorsa economica e non solo un peso per le tasche del cittadino. Ci si è convinti sull’equazione rifiuto uguale ricchezza sia in termini di trasformazione energetica sia in termini di opportunità occupazionale. Ed è su questa base che l’Assessorato all’Ambiente ha avviato una politica di sviluppo della raccolta differenziata e della trasformazione dei rifiuti umidi biologici in compost (fertilizzanti) anche a dimensione domestico familiare. Sullo scenario politico più ampio si deve registrare, invece, con rammarico che il piano regionale dei rifiuti non prevede nessun impianto di trasformazione dei rifiuti solidi in energia nella provincia reatina; in particolare alludiamo ai nuovi sistemi di valorizzazione che non producono nessuna emissione, quindi a diossina zero. Come dire siamo condannati a pagare fior di milioni di euro ogni anno per trasferire la nettezza urbana nella discarica di Viterbo, dove invece è prevista la costruzione di un impianto moderno e non tossico di valorizzazione. D’altro canto, la Provincia di Rieti ancora non coinvolge il Comune capoluogo nella redazione del piano dei rifiuti provinciale; un fatto questo inspiegato e penalizzante per tutto il territorio visto che il Comune di Rieti ha una propria proposta per la trasformazione dei rifiuti in energia senza emissioni tossiche. Da questa ottica l’Assessorato all’ambiente ha deciso di convocare i sindacati CGIL, CISL, UIL, UGL con urgenza per discutere insieme il da farsi su un capitolo così importante, per ridurre la tarsu e creare occupazione per il nostro territorio. La convocazione è prevista per il 1 dicembre 2007, alle ore 09.00. Scopo della riunione è attuare tutte le sinergie affinché la provincia sabina non venga dimenticata per l’ennesima volta dalla Regione Lazio >>.