Mercoledì 17 maggio, presso il DICA - Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi, è stato presentato un progetto completamente Made in Umbria che, secondo gli esperti, rappresenterebbe la soluzione ottimale per ricostruire in maniera antisismica i centri storici colpiti dal terremoto del 2016 (nella foto). Il progetto è denominato “Casa sicura” ed è condotto dallo stesso DICA, cofinanziato da vari enti e soggetti locali tra cui i Collegi dei geometri e geometri laureati delle province di Perugia e Terni, ed è basato sulla tecnica costruttiva della muratura confinata. << È una tecnica molto semplice - ha dichiarato il responsabile scientifico del progetto Massimiliano GIOFFRE’ - basata su murature in laterizio che svolgono la loro azione portante sia per le forze verticali che per quelle orizzontali tipiche del sisma. L’unica accortezza è che le aperture vengono incorniciate con piccole travi in cemento armato che migliorano le caratteristiche strutturali dell’opera >>.

 

<< È un modo di costruire sicuro, come hanno accertato le ricerche svolte dal Dica - ha aggiunto il Presidente del Collegio dei Geometri di Terni, Alberto DIOMEDI - e che rispetta in pieno le nostre tradizioni edili, soprattutto dei centri storici. Somiglia molto, infatti, alla muratura ordinaria ed è basato su materiali naturali che hanno anche ottime caratteristiche dal punto di vista dell’isolamento termico >>. Il comportamento della muratura confinata in zona sismica è stato studiato dal Dica mettendolo a confronto con quello di una muratura portante ordinaria. Le due strutture sono state sottoposte a prove dinamiche su tavola vibrante e << … i risultati - ha rivelato GIOFFRE’ - sono stati eccezionali >>. Simulando accelerazioni sismiche doppie rispetto a quelle registrate a Norcia in occasione del terremoto del 30 ottobre 2016, la costruzione in muratura confinata non ha avuto lesioni di alcun tipo, mentre con un’accelerazione sopra al 120% la costruzione in muratura riportava lievi fessurazioni pur rimanendo integra.

<< Finalmente - ha commentato GIOFFRE’ - anche la muratura confinata è stata inserita nelle nuove norme tecniche del 2018 per le costruzioni. Si tratta ora di fare pratica, mettere a punto un po’ di particolari costruttivi e, a livello culturale, farla conoscere alle imprese di costruzioni. Per poter realizzare bene la muratura confinata non servono, d’altronde, particolari competenze da parte delle maestranze >>. << La nostra preoccupazione principale - ha concluso DIOMEDI - sono adesso le procedure amministrative burocratiche che vanno molto a rilento. La ricostruzione nel nostro territorio è complicata anche per ragioni geomorfologiche ma il problema principale sono le procedure che necessitano assolutamente di un’accelerazione >>.