di Gianfranco PARIS

Oggi è l’ultimo giorno dell’anno. Un 2017 durante il quale la turbolenza politica ha raggiunto un limite difficilmente tollerabile senza conseguenze nefaste. E’ iniziato in piena campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Rieti. Una campagna elettorale senza esclusione di colpi. Da una parte la “cosiddetta” sinistra capeggiata dal sindaco uscente Simone PETRANGELI, deciso a farsi riconfermare, e dall’altra la “cosiddetta” destra capeggiata da Antonio CICCHETTI, ricomparso nell’agone elettorale dopo quindici anni dall’ultimo suo mandato, adottato da coloro che avevano mal digerito la vittoria di PIETRANGELI nel 2012 e che avevano bisogno di coprire la loro incapacità a metterci la faccia sull'invocato rinnovo. I cittadini hanno vissuto una campagna elettorale senza esclusione di colpi nella quale ben poco si è parlato di quello che sarebbe stato necessario mettere in campo per arrestare il declino di una città che non è stata mai un faro di progresso, ma che non aveva mai registrato un livello così basso di pubblica amministrazione locale. Parecchi insulti, molte promesse, molta esasperazione, sono questi gli ingredienti che hanno deliziato le orecchie dei reatini e che hanno generato una spaccatura al 50% con strascichi e conseguenze insanabili che non promettono niente di buono. Il nuovo Consiglio comunale è diventato così un’arena nella quale si respira aria di giustizialismo, i comunicati dei vari protagonisti sono pieni di insulti, ancor peggio sui social dove il pudore del linguaggio ha raggiunto i limiti della decenza.

 

Perché tutto questo? Perché in questi ultimi venticinque anni la politica ha perduto l’impegno di cittadini che si avvicinavano alla esperienza della pubblica amministrazione con spirito di servizio e, prima di calcare i seggi del consiglio comunale, si preparavano frequentando scuole di partito ispirate ad una ideologia che poi cercavano di applicare in concreto. Ora chi va al potere, gente per lo più digiuna dei fondamentali della politica, appena lo acciuffa comincia a smontare tutto quello che è stato fatto dai predecessori e si prendono provvedimenti più per accontentare i propri elettori che nello interesse generale di tutta la collettività. Per capirci meglio vediamo quel che è accaduto negli interventi sulla politica del traffico cittadino. L’assessorato competente della Giunta PETRANGELI, arrivato al potere, rivoluzionò in toto il traffico e molti dissero che lo aveva fatto per favorire chi gli aveva dato il voto. Il nuovo assessore della Giunta CICCHETTI appena insediato ha smantellato il tutto e molti dicono che lo ha fatto per favorire categorie di cittadini che hanno votato a destra. L’Assessore alle Pari Opportunità della Giunta CICCHETTI, che per anni aveva fatto la guerra alla Giunta PIETRANGELI dal pulpito di una TV cittadina, non appena prende una iniziativa si vede restituito il clima di guerra alla fiorentina dei tempi di Dante ALIGHIERI così, anche se prende iniziative sacrosante sui diritti civili utili a tutti i cittadini, il tutto finisce a p … e parolacce.

L’Assessore al Bilancio poi, che per cinque anni ha demonizzato ogni atto della Giunta PETRANGELI, si vede restituita la gentilezza con pari vigore con il risultato che il Consiglio comunale è diventato una specie di ring della boxe. Così non si va da nessuna parte e la città nel suo insieme ne ricaverà solo grave danno. Ciò che si  dovrebbe fare è chiaro come il sole, dovrebbero smetterla di beccarsi come i galli nel pollaio ed occuparsi dei problemi cittadini con umiltà e serietà, ma non lo faranno e non annoierò i lettori per non offendere la loro intelligenza, ricordando a questi nostri eletti tutte le cose che sono necessarie alla città. A me resta solo di fare gli auguri di buon anno a tutti nella speranza che chi deve intendere intenda.