di Gianfranco PARIS

E’ deceduto ieri notte, all’età di 79 anni, l’attore e regista Ugo FANGAREGGI (nella foto). Genovese di nascita, si trasferì a Roma in giovanissima età e fece parte di quel gruppo di attori che hanno reso celebre il cinema italiano nel mondo nella stagione d’oro degli anni ‘60 e ‘70 con i migliori registi del tempo quali Giuseppe DE SANTIS, Mario MONICELLI, Ettore SCOLA, Sergio LEONE. Ha partecipato al cast di oltre cento film. Ha lavorato a fianco di Vittorio GASMANN, nel film l’Armata Brancaleone, nel quale ebbe un ruolo di grande rilievo e che ne consacrò la sua presenza nel firmamento del cinema. Ma lavorò anche con Nino MANFREDI in vari film. Fece coppia con Carlo DELLE PIANE (Pecorino) agli albori della loro carriera cinematografica con esperienze anche teatrali. Negli anni ‘80 e ‘90 si dedicò al teatro come regista e come attore in vari spettacoli a lungo presenti nei teatri romani. Sposato con Antonietta ERMINI, fece la sua comparsa in Sabina ad Ornaro, paese d’origine della moglie. Da lì una lunga presenza nella città di Rieti e nei paesi della Sabina, introdotta dalla conoscenza con Aldo VELLA, il più noto degli attori reatini viventi. A Rieti città ha intrapreso una proficua azione di scuola teatrale e di regia anche di teatro dialettale. Un folto gruppo di giovani reatini ha avuto modo di conoscerlo da vicino e di apprezzarne le doti umane e professionali.

 

Ultime sue regie al Piccolo Teatro di Via Mezzo, in collaborazione con Bruno DI MATTEI, il suo più valente discepolo reatino. Ha collaborato con Mondo Sabino fin dal 1995, giornale nel quale sono pubblicate sue originalissime note autobiografiche che certamente dovranno essere consultate da chi voglia intraprendere la strada di una sua biografia. Questi articoli sono tutti rintracciabili nella collezione rilegata del giornale depositata presso la Biblioteca Paroniana e l’Archivio di Stato di Rieti. Negli ultimi anni ha lavorato anche alle fiction televisive che ne hanno rinverdito l’immagine tra gli italiani. Una lunga malattia lo ha tormentato in questi ultimi quattro anni. Ma sempre il suo pensiero era diretto alla Sabina dove, appena poteva, veniva a gustarne la natura e il tepore del rapporto umano dei suoi abitanti. Ieri notte ci ha lasciato un sincero amico di tutti i Sabini presso i quali ha lasciato un indelebile ricordo di uomo e di artista. Personalmente ho perduto anche un vero amico. Addio Ugo. Mi mancherai.