Un territorio che può uscire dalla crisi solo facendo sistema, rilanciando la domanda interna, puntando sulla ricerca e innovazione legate al territorio e guardando alle energie alternative. Il tutto guardando alla piccola e media impresa come il fulcro su cui ricostruire le basi per il rilancio industriale locale, a patto che anche la politica ed il legislatore compiano uno sforzo in termini di alleggerimento burocratico e fiscale. Questa la ricetta anticrisi lanciata da Carmine RINALDI (Ingegnere elettrotecnico titolare della società impiantistica Rielco e della Sema S.r.l.), neo Presidente della Federlazio di Rieti. RINALDI ha preso il posto dell'imprenditore Stefano FOSCHI, eletto Past president della Federlazio, che per sei anni ha guidato l’associazione di categoria. Vicepresidenti sono stati nominati Emanuela BISCETTI (Ideosette S.r.l.), prima donna vicepresidente nella storia della Federlazio di Rieti, Pasquale DEL RE (Sviluppo Impresa D.I.) ed Enzo MASSACESI (Tecnoplastica Reatina S.r.l.). Gli altri membri del Consiglio direttivo 2009/2011 sono: Raniero D'ASCOLI (Baxter Manufacturing S.p.A.), Gianni VENTURI (VENTURI Auto S.p.A.), Osvaldo VALENTI (Marmo Design S.r.l.), Marco BARTOLOMEI (M.B.M. Katering S.r.l.), Stefano FOSCHI (Gruppo Centralmotor S.p.A.), Antonio D'ONOFRIO (Edilgamma S.r.l.), Luigi TRINCHI (Edil GRILLO S.r.l.), Fortunato PALELLA (Eda Industries S.p.A.), Massimo ANGELELLI (Ndesign S.r.l.), Sestilio CANASTRELLA (Air Lazio Service S.r.l.), Giuseppe IEZZI (IEZZI S.r.l.), Marino MAZZARINI (Impresa edile MAZZARINI Marino), Maurizio TURINA (Omicron Tau S.r.l.), Luigi SEVERONI (Ls Impianti S.r.l.), Mario PASSI (Rcm S.r.l.), Franco MARIANI (Prima S.p.A.), Riccardo BIANCHI (Umbriadue S.r.l.), Gino PROVARONI (PROVARONI Costruzioni S.r.l.), Andrea MANCINI (Emec S.r.l.), Alberto DONATI (Alto Lazio Gas S.r.l.), Maurizio AGUZZI (F.lli AGUZZI) e Fabio FONTANA (Ternipolimeri S.r.l.).

<< Il territorio - ha spiegato RINALDI - deve diventare sistema, elemento di riferimento per centri di ricerca e sviluppo e di produzioni di eccellenza ad alto contenuto tecnologico. Un sistema in cui il contributo della politica deve far sì che il territorio da elemento statico si trasformi in soggetto dinamico”. Una politica dello sviluppo che Rinaldi vede vincente per il territorio reatino solo se verranno raggiunti alcuni risultati: “la definitiva firma del Patto per Rieti 2015, un concreto sviluppo del settore industriale con particolare riferimento alla Pmi, all’innovazione di sistema, alla ricerca di base ed applicata per competere globalmente sostenuti da un modello di sviluppo distrettuale sistemico rappresentato dai distretti dell’innovazione, dell’aerospazio e del satellitare, della meccatronica, delle pompe dosatrici, delle idee e dei prototipi, della montagna e della logistica >>. Ed ancora: per il neo presidente della Federlazio di Rieti risulta fondamentale sostenere e finanziare il Parco scientifico e tecnologico dell’Alto Lazio, la crescita dell’università da collegare al percorso compiuto in termini di innovazione e di ricerca a sostegno delle imprese locali. << Luogo ideale di incontro degli attori del territorio inteso come ‘sistema’ e delle opportunità per le giovani generazioni - per la Federlazio non può che essere rappresentato dalla ‘Cittadella della Ricerca’ da creare presso la sede del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Rieti. Una cittadella dove, aggiunge Rinaldi, “potrebbero trovare spazio anche proposte e progetti relativi al risparmio energetico ed allo sviluppo delle energie alternative tra cui quella eolica che potrebbe sfruttare le aree pedemontane reatine, alla valorizzazione della risorsa acqua in tutte le sue opportune utilizzazioni >>. Il tutto nell’ambito di una programmazione di interventi per lo sviluppo reatino << .... che non dimentichi le vocazioni relative alla promozione del turismo montano, culturale, religioso e termale >>. In merito agli aspetti finanziari e creditizi, Rinaldi ribadisce la richiesta da parte della Federlazio di Rieti di “un’iniziativa forte e concentrica sul tema del credito, messa in campo da tutti i soggetti istituzionali, nazionali e locali, non esclusi il sistema camerale né quello bancario”. Questo perché “il tema della costruzione di un sistema del credito a misura di Pmi deve diventare una grande questione nazionale di cui le forze politiche dovranno farsi pienamente carico. Abbiamo bisogno di patrimonializzarci ed aumentare la nostra capacità di credito”. Tutto questo in direzione di una ripresa che deve avere la pmi e l’industria come proprio fulcro. Da qui la richiesta della creazione di una “dotazione finanziaria per l’Area di sviluppo industriale di almeno 50 milioni di euro, come avvenuto per la legge 46/2000 nel caso della crisi della FIAT di Cassino, per favorire interventi in quelle aree interne che hanno subito grandi squilibri economici occupazionali e tuttora risentono delle crisi delle grandi imprese”, ma anche della “sottoscrizione di un ‘accordo di programma’ che punti allo sviluppo di aree interne come quella della provincia di Rieti”. Una mano alle imprese locali potrebbe però arrivare anche da alcuni provvedimenti che il neo presidente della Federlazio di Rieti propone al Governo. Tra questi “uno sgravio dell’Irap, togliendo dalla base imponibile su cui si calcola l’imposta il costo dei dipendenti, oppure la possibilità di far versare alle aziende l’Iva all’Erario solo dopo aver incassato le rispettive fatture, lasciando quindi maggiore liquidità alle imprese”. Per Rinaldi, che propone anche l’emanazione di un nuovo decreto sulla sicurezza sul lavoro “meno penalizzante per le Pmi”, auspicabile è anche “l’abolizione del tetto che limita la deducibilità degli interessi passivi dal reddito delle società di capitale”, ma anche una ‘tregua fiscale’ in materia di studi di settore,” ribaltando sull’amministrazione finanziaria l’onere di dimostrare la non veridicità dei ricavi dichiarati, facendo altresì in modo di non condizionare le scelte imprenditoriali in funzione di quanto queste possano incidere sui parametri degli studi di settore”.