Anche quest’anno, come da tradizione ormai consolidata, la Pro Loco Marmore organizzerà la “Rievocazione storica della Passione di nostro Signore Gesù Cristo”, manifestazione itinerante realizzata utilizzando le esclusive naturali peculiarità del territorio: aree caratteristiche di Marmore e il Parco Campacci e alla quale parteciperanno circa 100 figuranti di ogni fascia di età, in costume d’epoca. La storia, che ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota, ha sempre interessato tutti quanti i fedeli perché in quel luogo, dove il nostro redentore col versamento del suo sangue, ha più che altrove dimostrato la grandezza del suo amore per noi, pagando con esso tutti quei debiti che noi avevamo contratti con la divina giustizia, e facendoci per questo modo rinascere dalla colpa alla grazia, dalla morte alla vita. La manifestazione, di grande effetto e impatto scenico, si svolgerà a Marmore venerdì 14 aprile, dalle ore 21.00, e offrirà la possibilità ai turisti di venire nel nostro territorio e restare anche per tutto il periodo pasquale. L’idea, sviluppata e già realizzata negli anni scorsi, ha riscosso consensi dei media e di visitatori che hanno avuto la possibilità di “vivere” la passione di Cristo diventando parte integrante della manifestazione.

 

Le Stazioni, prese dai Vangeli, saranno commentati con citazione di testi biblici e meditazioni. Inoltre, tutta la rappresentazione (dall’ultima cena alla resurrezione di Cristo) sarà illuminata e accompagnata da idonee musiche che renderanno ancor più suggestivo tutto il percorso. Partendo dal centro di Marmore (dove sarà rivissuta l’ultima cena) si svilupperanno in alcune piazzette e luoghi caratteristici del paese fino a raggiungere il Parco dei Campacci dove verranno rappresentate le ultime stazioni: il processo, la crocifissione, la morte e la resurrezione. Tutto si svolgerà in un’atmosfera magica appartenente ad un’altra dimensione. Alcuni accorgimenti teatrali in un ambiente raccolto, vero, fatto dì natura e di architettura, di luce, di penombra, di buio, quasi sacro, creano quella suggestiva armonia di colori, suoni e luci che tanto colpiscono lo spettatore che partecipa alla rappresentazione, ma che non finiscono mai di stupirlo. Marmore non può fermarsi alla sola nascita di Gesù, vuole dare un senso al percorso compiuto da Gesù Cristo a Gerusalemme il venerdì santo, giorno della sua passione e morte attraverso questo progetto che sarà, nello stesso tempo, momento di grande fede e motivo di valorizzazione del patrimonio naturale artistico territoriale per diffondere la cultura.