La 12^ edizione di “Il Diamante Nero”, in programma l’8 e 9 aprile, proporrà anche la mostra “CromoNero”. L’esposizione, che sarà ospitata presso lo Spazio Arte Valcasana, verrà inaugurata sabato 8 aprile, alle ore 11.00, dal Sindaco Paola AGABITI e dal curatore Graziano MARINI. La rassegna è organizzata da Graziano MARINI, Pino BONANNO e Franco PROFILI. “CromoNero” è un evento espositivo di grande rilevanza estetica, che vede coinvolti 35 artisti di notevoli meriti internazionali. L’evento è concomitante con la tradizionale festa del “Diamante Nero”, manifestazione che vuole celebrare il tartufo nero pregiato, prodotto tipico del territorio, apprezzato in tutto il mondo. << La decisione di realizzare tale progetto espositivo - si legge in una nota degli organizzatori - ha presupposto una particolare sensibilità a far sì che il Nero fosse sentito come riferimento importante per ogni azione creativa d’arte visiva, sia essa espressa attraverso la pittura e sia attraverso la scultura. Nell’arte il bianco e il nero, sono colori-non colori, per molti versi sopportati, altre volte ossessivamente analizzati. Hanno la capacità di contenere tra loro l’intero universo, come il senso dell’infinito. Sono gli eccessi di uno stesso mondo.

 

Sappiamo che, soprattutto il nero, corrisponde alla schematizzazione cromatica delle prime domande che l’uomo si è posto, in quanto assorbe, non respinge, attrae. È il colore del mistero. L’artista sa bene che il seme per germogliare deve essere sepolto nella terra, nell’oscurità, ma sa anche che il messaggio che ci trasmette contiene elementi di vitalità e inquietudini ancestrali. Il tartufo nero, nella sua conformazione strutturale rappresenta bene questo senso di fragile inconsistenza dell’esistenza, la sua asperità, la sua “fragranza” interna si contrastano, ma si accolgono per rappresentarci completamente il senso ultimo della vita. L’artista, rabdomante risoluto, è sempre alle prese con la sostanza che questo colore comporta, vi cerca lo spirito interno, lo percuote, lo interroga incessantemente fino a sentire le sue voci più soffocate e con l’abilità adeguata del minatore ne coglie tutta la raffinata valenza cromatica. Dopo averlo bene esplorato, lo affida alla visione dei più curiosi e più attenti visitatori dell’animo umano i quali sapranno leggervi messaggi chiaramente espressi, ma anche tutte le fratture, le derive, gli enigmi che racchiude >>.